1980/2020 Malgrado tutto… aspettando i quarant’anni
Il 10 aprile 1982 la testata di Malgrado tutto è registrata in tribunale. Nel numero di aprile, in prima pagina, un editoriale firmato dal direttore responsabile, Egidio Terrana, che anticipa la linea editoriale del giornale: “…Malgrado tutto diventa quindi un realtà più che mai concreta, un realtà operante nell’ambito di una comunità dilaniata da mille problemi, ma alimentata, nello stesso tempo, dal desiderio di dare una risposta a questi problemi. Il nostro giornale ha una sola presunzione: quella di farsi interprete e portavoce di questi problemi…“.
All’interno di questo numero spazio alla politica cittadina, con gli articoli di Carmelo Arrostuto e Gaetano Savatteri e alla storia locale, con un articolo dedicato ad ‘Al Minsar’ e al Castelluccio di Angelo Cutaia, che parecchi anni dopo sarebbe diventato il proprietario dell’antica fortezza. La rubrica di storia locale ha ospitato, in quarant’anni di attività editoriale, riflessioni e testimonianze di tanti studiosi e cultori di storia locale.
Rilevante il paginone interno, curato da Giancarlo Macaluso, interamente dedicato all’abbandono del teatro “Regina Margherita”: Polvere, topi e… vecchi ricordi è il titolo. Nella stessa pagina i ricordi di Leonardo Sciascia.
Un mese dopo, maggio 1982, un nuovo numero annuncia l’elezione del nuovo sindaco, Vincenzo Milioto. Spazio alle lettere al giornale, agli articoli su archeologia e medicina, rispettivamente di Calogero Carità e Luigi Scimè, un’intervista di Giancarlo Macaluso a Luigi Colajanni, leader del Pci. Anche in questo numero un paginone speciale dedicato alla prima edizione del premio “Racalmare” della vicina Grotte, consegnato dal presidente della giuria Leonardo Sciascia, a Matteo Collura per il libro Associazione indigenti.