Fondato a Racalmuto nel 1980

Le nostre prime pagine raccontano/9

1980-2020 Malgrado tutto… aspettando i quarant’anni

1988. Il primo numero dell’anno arriva nel mese di marzo. In prima un editoriale di Gaetano Savatteri “Le regole della trasparenza” e in apertura l’articolo “Accelerate tutti i concorsi” di Gaetano Restivo, dedicato ai posti di lavoro e alle assunzioni al Comune di Racalmuto. In prima anche un articolo che allora fece discutere: “Droga a Racalmuto?”.

Nel mese di maggio il numero 2 del 1988. In apertura la lettera di Malgrado tutto indirizzata a tutti i consiglieri comunali di Racalmuto nella quale il giornale propone che tutti gli scrutatori vengano scelti con sorteggio e non dai partiti o da chi sta al governo della città. Proposta accolta dagli amministratori di Racalmuto. Decisamente un forte segnale di trasparenza.

Nel mese di luglio la prima pagina di Malgrado tutto è dedicata ai risultati delle elezioni amministrative con un titolo assai rilevante: “Racalmuto non cambia”. L’editoriale, “La Repubblica delle banane”, è firmato da Giancarlo Macaluso ed è dedicato dedicato alle fratture politiche che creano instabilità e governabilità. L’88 è l’anno del cinquantesimo anniversario dell’incoronazione della Madonna del Monte. Il paginone di questo numero è infatti dedicato a questo grande evento: “Festa barocca e colorata”. Intervista al rettore del santuario Don Luigi Mattina e un intervento dell’arciprete don Alfonso Puma dal titolo “Cinque secoli di fede”.

Nel mese di settembre in prima pagina un articolo di Marilù Calderaro dedicato alla crisi dell’uva Italia. L’editoriale è dedicato all’emergenza tifo: “L’emergenza tifo a Racalmuto, per fortuna, è ormai superata. Si chiude così uno dei capitoli sicuramente più drammatici della storia di questo comune, offeso con estrema leggerezza, in un momento in cui doveva invece attivarsi un’opportuna rete di solidarietà, da certa stampa che lo ha additato all’opinione di mezza Sicilia, come un paese poco pulito”. In prima anche la notizia del nuovo sindaco democristiano Luigi Castiglione.

Agosto 1989. Passeranno tanti mesi per un nuovo numero. Quasi un anno di distanza, giustificato dall’editoriale del direttore Egidio Terrana pubblicato naturalmente in prima pagina. Giancarlo Macaluso, invece, racconta le polemiche, ad un anno dalle elezioni, tra maggioranza e opposizione. In prima un articolo di Gigi Restivo dedicato alla gara di appalto per i lavori di ristrutturazione dell’ex centrale elettrica destinata a diventare sede della Fondazione culturale dedicata a Leonardo Sciascia.

Novembre 1989. Il 20 di questo mese muore a Palermo Leonardo Sciascia. Malgrado tutto dedica un intero numero (divenuto ormai da collezione) allo scrittore. “Addio Maestro” e una grande foto dello scrittore. Il fondo intitolato “Ci mancherà” racconta il rapporto speciale tra Malgrado tutto e il grande scrittore: “Amava questo giornale e non perdeva occasione per ricordarci di non tradire mai la nostra matrice di periodico di vita cittadina”.

Un numero speciale con articoli di Pietro Amato, Aldo Scimè, Matteo Collura, Gesualdo Bufalino, Mario Gaziano, Antonio Cimino, Gaetano Savatteri, Salvatore Restivo, Salvatore Falletta, Nicolò Petrotto, Clemente Casuccio, Nicolò Giangreco, Nicolò Macaluso, Antonio Baldanza, Giuseppina Savatteri Petrotto, Giuseppe Tulumello, Giuseppina Sarello, Attilio Burruano, Angelino Brucculeri, Gaetano Mattina, Giuseppe Abbate, Giovanni Taglialavoro, Gigi Restivo, Giancarlo Macaluso e Luigi Castiglione, il sindaco che così ha salutato, in nome di una città, il celebre concittadino: “La terra di Racalmuto fu sempre nell’anima e nel cuore di Leonardo Sciascia: con le sue storie umane, di sofferenze, di dolore e di dignità. Noi, gente di Racalmuto, abbiamo orgogliosamente convissuto con l’uomo e lo scrittore; ne abbiamo quotidianamente misurato le altezze morali e il rigore dell’impegno sociale: condividendolo e sostenendolo, umanamente, sentimentalmente e culturalmente”.

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