Fondato a Racalmuto nel 1980

Le nostre prime pagine raccontano/12

1980-2020 Malgrado tutto… aspettando i quarant’anni

Il 1992 si apre con una prima pagina ancora dedicata alla guerra di mafia, che ha interessato in quegli anni anche il paese di Sciascia. In prima pagina il giornale si apre con un articolo di Gaetano Savatteri dal titolo “Racalmuto sempre più sola“. Un titolo che sintetizza eloquentemente qual è l’atmosfera nel paese. In prima anche una lettera aperta del vescovo di Agrigento Carmelo Ferraro “In nome di Dio fermatevi“. In terza pagina un articolo raro e disperso di Leonardo Sciascia: “Civiltà dell’uomo solo“. Mentre Aldo Scimè in un suo articolo ricorda la scomparsa dell’amico Carmelino Rizzo “Il gentiluomo della Noce“. Altri articoli sono firmati da Gaetano Restivo, Gigi Restivo, Vincenzo Maniglia, Calogero Terrana.

A marzo l’editoriale in prima pagina di Giancarlo Macaluso è titolato “Nuova giunta vecchi sistemi”, mentre l’apertura è dedicata alla crisi del settore delle costruzioni. Titolo: “Edilizia pericolante”. In questo numero gli altri articoli sono firmati da Gaetano Restivo, Gigi Restivo, Calogero Terrana, Luigi Scibetta ed Emilio Messana. In terza pagina, dedicata alla raccolta degli scritti di Sciascia su Malgrado tutto, gli articoli di Antonio Di Grado, Francesco Renda, Franco Mannino, Sarah Zappulla Muscarà.

La prima pagina del mese di giugno è dedicata alla lunga vicenda dei lavori di restauro del teatro Regina Margherita. Una battaglia, quella sul teatro, portata avanti sempre, sin dal primo numero, dal nostro giornale. L’apertura è di Giancarlo Macaluso: “Teatro comunale, la farsa continua”. Il commento è affidato ad Aldo Scimè: “Entrerà nel guinnes dei primati”. In terza pagina un racconto di Gesualdo Bufalino: “Freddo in Sicilia”, mentre nel paginone interno un  reportage di Emanuele Cavallaro nell’antica formace dei fratelli Martorelli: “Gli ultimi canalara di Regalpetra”. Le pagine 9 e 10 sono invece dedicate alla manifestazione di apertura, nell’ex sala dell’ex Pretura, al Palazzo comunale di Racalmuto, della Fondazione Sciascia (21 giugno 1992).

Il numero di settembre presenta in prima pagina un editoriale di Gaetano Savatteri: “Il primato della violenza”. Scrive Savatteri: “Proprio un bel primato: il primo delitto mafioso in Sicilia, dopo le stragi di Capavi e via D’Amelio, tocca Racalmuto. “Mi hanno lasciato solo” è invece l’intervista di Gigi Restivo al sindaco socialista Alfonso Canicattì: “La grande ammucchiata che avrebbe dovuto affrontare con più vigore i problemi del paese non esiste più. La giunta, composta da tutte le forze politiche rappresentate in consiglio, nata sull’onda dell’emergenza mafiosa che nello scorso anno insanguinò le strade del nostro paese, ha tirato i remi in barca”. Altri articoli sono di Giovanni Salvo, Gaetano Restivo, Giuseppe Camilleri, Calogero Terrana, Angelo Cutaia, Nicolò Petrotto. Anche in questo numero, in ultima pagina, la rubrica “Album di paese” curata da Salvatore Restivo, dedicata alla pubblicazione di fotografie che riproducono personaggi e aspetti caratteristici di Racalmuto.

Novembre 1992. “Racalmuto affoga nel sangue è il titolo di apertura dell’articolo firmato da Giancarlo Macaluso: “Racalmuto affoga. Sta annegando lentamente nel sangue, nella paura e nelle polemiche. Ormai è un paese in mano alle cosche, ostaggio della mafia…”. Nell’editoriale di Gaetano Savatteri “Il dovere di collaborare”, si legge: “…bisogna tentare di collaborare, per quanto è possibile, con le forze dell’ordine e la magistratura”. In terza pagina “Sciascia in video” di Maria Pia Farinella e Franco Matteucci. Nel paginone interno il ricordo di Gesualdo Bufalino per il terzo anniversario della scomparsa di Leonardo Sciascia: “Le passioni della ragione”.

1993. Il primo numero arriva in edicola a febbraio. Apertura dedicata alla politica: “Cercasi sindaco disperatamente” di Giancarlo Macaluso. In prima pagina anche l’articolo di Gaetano Restivo “A morte i cortei funebri”, dedicato all’ordinanza del sindaco Canicattì che vieta di seguire a piedi i funerali. Sempre in prima l’articolo di Gigi Restivo dedicato alla protesta dei lavoratori della miniera di sale: “Esplode la rabbia dei minatori”. All’interno il paginone dedicato a Sciascia “La Sicilia, il suo cuore” di Giovanna Finocchiaro Chimirri.

Mese di maggio. Titolo a quattro colonne “Ancora menzogne su Sciascia (un pezzo di Giancarlo Macaluso e Gigi Restivo sull’incontro di Sciascia con Giovanni Falcone avvenuto nel novembre del 1982). L’articolo “Un sindaco così” di Gaetano Savatteri, invece, è dedicato alle elezioni del giugno 1993. La terza pagina di questo numero è dedicata alle nuove proposte editoriali. Al libro “Ritratti” di Salvatore Restivo, che raccoglie brevi cenni biografici su alcuni personaggi illustri di Racalmuto, e alla raccolta di Nino De Vita “Bbatassànu”. Altri articoli sono di Giancarlo Macaluso, Sergio Amato, Calogero Terrana, Nicolò Macaluso, Gabriella Caponcello, Salvatore Arcidiacono, Egidio Terrana.

A giugno in prima pagina la foto dei tre candidati a sindaco, per la prima volta eletto dai cittadini. “Chi sarà il Sindaco?” è il titolo dell’articolo firmato da Giancarlo Macaluso. Un numero in gran parte dedicato elle elezioni amministrative con tre pagine “Speciale elezioni” curate da Gaetano Restivo ed Emilio Messana. Il commento è di Gaetano Savatteri: “Ci voleva la riforma elettorale e l’elezione diretta del sindaco per restituire alle piazze e alle strade di Racalmuto l’arte antica dell’insulto, dell’offesa personale, della strumentalizzazione, della bugia e della mistificazione”. La terza pagina è dedicata ai dieci anni di Malgrado tutto e alla mostra antologica del giornale inaugurata dalla signora Maria Andronico, moglie di Leonardo Sciascia. Presenti, tra gli altri, Francesco Renda e Aldo Scimè.

Settembre 1993. “Basta con gli errori” è il titolo a quattro colonne dell’intervista al neo eletto sindaco Salvatore Petrotto. In terza pagina un articolo di Vincenzo Consolo “Se il leghista insulta Sciascia”, mentre nel paginone un saggio di Leonardo Sciascia sullo sbarco degli alleati, pubblicato in occasione del cinquantesimo anniversario dello sbarco. In questo numero anche gli articoli di Calogero Salvo, Gaetano Restivo, Gigi Restivo, Calogero Terrana e Calogero Taverna.

L’ultimo numero del ’93 arriva in edicola e ai numerosi abbonati nel mese di novembre. In prima pagina, il pezzo di apertura, di Gigi Restivo, dedicato all’alluvione che colpì il paese il 2 novembre: “Dalle colline fango e paura”, con una foto del crollo della scalinata della chiesa del Carmelo in seguito al nubifragio. Il commento è firmato dall’ambientalista Giovanni Salvo “Un disastro annunciato”. L’editoriale è di Matteo Collura, ed è dedicato a polemiche intorno a Leonardo Sciascia: “Quei nomi sono nei suoi libri”. In terza pagina il saggio di Giovanna Lauricella “Le avventure dello zolfo”, mentre il paginone, curato da Giancarlo Macaluso, racconta il triste ritorno degli emigrati: “Sogno tedesco addio”. Tra gli articoli anche le elezioni amministrative a Grotte, alle urne per eleggere il sindaco con la nuova riforma elettorale. Tre i candidati: Antonio Cimino, Santino Lo Presti e Decio Terrana.

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