E la Via Crucis va in onda via internet
#iorestoacasa. E’ l’hashtag più popolare in questo periodo di emergenza Covid-19 e che sintetizza e promuove, fino a farlo diventare virale, quanto contenuto nei decreti del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed, in Sicilia, in quelli emanati dal Governatore Nello Musumeci. A questo appello, che ormai anche i più ardui dissidenti stanno iniziando ad osservare, anche la Chiesa si uniforma e nel giorno del Venerdì Santo i riti sacri raggiungono i fedeli direttamente a domicilio. Al tempo del coronavirus anche la secolare funzione della Via Crucis va in onda via internet, facendo scrivere una pagina di cronaca nuova e da raccontare.
A Favara, come nel resto d’Italia e anche in tante parti del Mondo, il Calvario cittadino per la prima volta resta senza il Cristo in Croce. I parroci della cittadina chiaramontana, grazie al supporto tecnico di Siciliaonpress, hanno organizzato i momenti di riflessione, legati alle 14 stazioni, rimanendo nelle rispettive Chiese, a distanza tra loro ma uniti via web con la città. Raggiungendo quest’anno tutta la popolazione e non, come negli altri anni, grazie alle dirette di Radio Favara 101 e SiciliaTv, infermi, ammalati e gente impossibilitata a gremire in migliaia Piazza Cap. Vaccaro, quella popolarmente chiamata “u chianu a cruci”.
Il covid-19 quindi rivoluziona tutto. Non solo la didattica a distanza applicata dalle scuole, i servizi online di uffici, banche e negozi, la spesa a domicilio via app. Adesso anche le liturgie della parole e la recita del Rosario arrivano via Facebook, facendo compiere una rivoluzione informatica anche ad anziani che si sono attrezzati di smartphone ed in prestito anche dei tablet dei familiari.
Già da un mese diversi preti cittadini recitano il rosario via web, collegandosi a distanza con i parrocchiani per non farli sentire soli da quando anche le porte delle Chiese sono state chiuse per decreto. E’ uno scenario nuovo quello che vi facciamo vedere dalle foto. Il calvario con i cancelli chiusi il Giovedì Santo, quando per tradizione migliaia di favaresi visitano le Chiese cittadine, rigorosamente a numero dispari. Ieri sera qualcuno ha lasciato, come testimonia la foto di Antonio Azzaretto, un semplice mazzo di fiori bianchi ai piedi di una Croce vuota. E così anche stamattina Calvario vuoto e piazza deserta.
“In questo particolare Venerdì Santo –ci dice il presidente della Confraternita della Santa Croce del Calvario Rosario Sutera Sardo – sento in dovere di esprimere il mio pensiero che poi è uno stato d’animo di profonda amarezza derivante dal ritrovarmi, dopo 45 anni, nell’impossibilità di organizzare i riti della Settimana Santa a causa del difficile momento storico che stiamo attraversando. Sono fermamente convinto che questa amarezza, soprattutto nella giornata di oggi, è condivisa da tutti coloro i quali ogni anno profondono il loro impegno, ciascuno nel ruolo che gli è proprio, nell’organizzazione dei riti, il mio pensiero è rivolto, dunque, a tutti i Confrati; al nostro assistente spirituale Don Diego Acquisto; al Consiglio Pastorale Cittadino; a tutte le Parrocchie di Favara; all’Amministrazione Comunale; alle Forze dell’Ordine ed alla Banda Musicale di Favara. Penso che questo sia anche lo stato d’animo di tutta la comunità di Favara, soprattutto oggi che si ritrova a non poter effettuare il consueto “Viaggiu o Signuri. Invito dunque, tutta la comunità favarese, ad unirci in preghiera per tutti coloro che stanno lottando contro il Covid – 19 e con il pensiero al nostro Calvario”.