Fondato a Racalmuto nel 1980

Carlo Barbieri fa il bis

Dal 9 giugno in libreria “Dieci Piccoli Gialli 2”

Dopo “Dieci Piccoli Gialli” (Einaudi Ragazzi) dedicato ai bambini (8-11 anni), Carlo Barbieri, autore di thriller e racconti per grandi, fa il bis con “Dieci piccoli gialli 2”, edito sempre da Einaudi e con le illustrazioni di Chiara Baglioni, in libreria dal 9 giugno.

Carlo, siamo al “Dieci piccoli gialli 2”. Sembra che il tuo giovanissimo investigatore Ciccio abbia avuto successo. Quando hai capito che “Dieci piccoli gialli” piaceva?

Sono stato in diverse scuole dove ho incontrato tanti bambini che avevano letto il libro, dalla terza elementare alla prima media, e i loro insegnanti. Questi ultimi mi hanno detto che i ragazzi si erano divertiti molto, e alcuni avevano addirittura chiesto di leggere i miei gialli “per grandi”. Si erano quindi aperti alla lettura, cosa che era per la scuola l’obiettivo primario. Gi alunni mi hanno detto che si erano appassionati alla soluzione dei misteri e che gli piaceva il protagonista (“Ciccio è forte!”). Sembra che i lettori in erba entrino in empatia con Ciccio perché è un personaggio positivo, un “eroe-non eroe”, un normalissimo bambino con cui è facile identificarsi.

Sei passato definitivamente alla letteratura per bambini?

Assolutamente no. Anzi vi anticipo che dopo “Dieci piccoli gialli2” sono in arrivo altri due libri “per grandi” editi da Nuova Ipsa: “Siculo Babbìo”, probabilmente già il mese prossimo; poi “Tre passeggiate a Palermo”. 

Carlo Barbieri

“Siculo Babbìo” ci fa pensare a un altro tuo libro, “Pilipintò – Racconti da bagno per Siciliani e non”. Stesso genere umoristico?

Sì. Si tratta di 37 “pezzi”  – Fantasie, “discursi di cafè”, miniracconti e persino minigialli” , come li definisco nel sottotitolo. Tutti con il tempo di lettura indicato all’inizio, così in autobs, in metro, in sala d’aspetto o (naturalmente) in bagno, uno si regola. Fra questi, i racconti di “Babbiando Babbiando”, un inedito vincitore del Premio Domina per la letteratura umoristica e del premio speciale della giuria per l’ambientazione siciliana. In “Tre passeggiate a Palermo” invece percorro tre “itinerari passeggiati” della città a braccetto del lettore, raccontandogli le cose… a modo mio.

Gialli per bambini, racconti brevi umoristici e gialli, passeggiate turistiche… tutto, tranne gialli per adulti. Hai tradito il commissario Mancuso, protagonista di tutti i tuoi romanzi polizieschi?

Assolutamente no, come potrei? Nel cassetto c’è già un’altra indagine. Vedremo se piacerà a qualche editore. Fretta non ce n’è.

Ma di portare sullo schermo la serie di Mancuso non se ne parla?

C’è qualche interesse ma al momento niente di finalizzato. Incrociamo le dita.

Altri programmi a breve scadenza?

Solo quello di riprendere le collaborazioni con testate web e cartacee che ho interrotto in questi ultimi mesi per i troppi impegni legati alla pubblicazione dei tre nuovi libri, e in un caso per problematiche legate al COVID-19.      

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