Fondato a Racalmuto nel 1980

Le nostre prime pagine raccontano/24

1980-2020 Malgrado tutto… aspettando i quarant’anni

Anno 2008. Il primo numero di gennaio coincide con la stampa a colori del giornale. In prima pagina un articolo di Gaetano Savatteri. Titolo: “Venti milioni per uccidere un uomo. E a Racalmuto scoppiò la guerra di mafia“; sommario: “All’origine dello scontro il delitto di Francesco Sciascia, ammazzato nel luglio 1990: un omicidio su commissione, deciso per lavare un’offesa all’onore. Cosa Nostra rifiutò, ma la Stidda accettò l’incarico. La scintilla iniziale di una lunga faida”. All’interno di queso numero uno speciale di quattro pagine, curato da Salvatore Picone, dedicato alla scomparsa dell’arciprete di Racalmuto Don Alfonso Puma: “Si potevano dire tante cose di padre Puma, e tante se ne sono dette. A volte ironiche, a volte benevole, altre volte con malevolenza. Alfonso Puma lo sapeva bene che si parlava spesso di lui, nelle case, nei bar, nelle sagrestie e nelle chiese. Lo sapeva perché era consapevole di essere un protagonista del suo tempo… queste pagine sono un saluto e anche un omaggio, ma io meno retorico possibile… Se ne è andato un personaggio che era partevdel nostro piccolo o grande mondo, sia quello reale che quello letterario…”. Nello stesso numero un’intervista a Fabrizio Catalano, nuovo direttore artistico del “Regina Margherita”: “Nel teatro del nonno Nanà“.

La prima pagina del numero di maggio si apre ancora con un pezzo di Gaetano Savatteri: “Rapine, furti e incendi. Racalmuto nel caos. Gli investigatori: Non è il ritorno di Cosa Nostra“. Sempre in prima la notizia dell’azzeramento, ad un anno dalle elezioni amministrative, della giunta comunale. A pagina 2 Salvatore Picone racconta il cantiere quasi concluso della Matrice di Racalmuto pronta per la riapertura con il nuovo arciprete Don Diego Martorana. Sul restauro della chiesa Madre, nella stessa pagina, le opinioni dell’ingegner Angelo Cutaia: “Hanno congelato la Matrice“. In terza pagina viene riproposto un articolo di Gesualdo Bufalino del 1988 dedicato al Ponte sullo Stretto: “Occorrono cure diverse – scriveva lo scrittore di Comiso – e io dico timidamente: libri e acqua,  libri e strade, libri e case, libri e occupazione. Libri”. Il paginone interno ospita un saggio di Francesco Renda su Racalmuto: “Le nostre sere in taverna con i minatori e il sindaco”. A pagina 7, un’intera pagina dedicata al libro di Giancarlo Macaluso e Gaetano Savatteri “Malgrado tutto. L’avventura di un giornale” (S. Sciascia Editore). Anche in questo numero, tra i tanti articoli, la rubrica “Album di paese” curata come sempre da Salvatore Restivo.

Luglio 2008. Venticinque anni di Malgrado tutto. Una prima pagina autocelebrativa con una foto della redazione del giornale realizzata da Shobha. “Questo giornale insieme a voi da oltre venticinque anni” è il titolo dell’articolo firmato da Egidio Terrana. A pagina 2, Salvatore Picone intervista il nuovo arciprete di Racalmuto Don Diego Martorana: “Ripopoliamo il centro storico“, con l’annuncio della data di riapertura della Matrice dopo tanti anni chiusa per lavori di restauro. In terza pagina, per la rubrica “Letture d’estate“, due racconti di Giosuè Calaciura dedicati all’artista agrigentino Renzo Bellanca. Il paginone interno ospita un racconto di Gaetano Sferrazza, l’imprenditore che nel 1960 rivoluzionò uno dei momenti salienti della festa del Monte, la presa della bandiera del Cero dei borgesi: “Così ho messo quattro ruote al Cilio“. Altri articoli sono di Giancarlo Macaluso, Gaetano Savatteri e Carmelo Marchese.

L’ultimo numero dell’anno è del mese di dicembre. In prima pagina, in apertura, le vicende del Palazzo di città: “Il Comune sull’orlo del crac: troppi dipendenti“. Sommario: “Nuove misure d’adeguamento richieste dalla Corte dei conti. Trovati i fondi per gli stipendi degli impiegati”. L’articolo è firmato da Salvatore Picone. Sempre in prima una testimonianza di Aldo Scimè sull’amico Leonardo Sciascia, con l’anticipazione di alcune iniziative del ventesimo anniversario della morte del grande scrittore racalmutese. A pagina 3 “Il salone di Don Nonò“: Andrea Camilleri ricorda la sala da barba del suo paese, Porto Empedocle. In questo numero un inserto di quattro pagine, curato da Salvatore Picone, è dedicato al catalogo “Ignoto a me stesso” e alla donazione dei ritratti di scrittori che Sciascia fece alla Fondazione a lui intitolata. Hanno scritto, all’interno dello speciale, Antonio Di Grado, Aldo Scimè, Luisa Adorno, Ferdinando Scianna, Matteo Collura. Nelle altre pagine, tra l’altro, gli articoli “Un parco eolico al Castelluccio?” di Angelo Cutaia, “Nato un nuovo gruppo folk Motyon Antica Racalmuto” di Giuseppe Bongiorno, “Il tempio della chiacchiera” di Salvatore Picone, “Il culto di Maria in Sicilia” di Vincenzo Alaimo, “Ritratti. Il giovane Enrico Macaluso” di Michelangelo Petruzzella.

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