Compie 70 anni il direttore di Malgrado tutto, giornalista caotico e brillante. Da Grotte regna da 40 anni su collaboratori e redattori. Ma senza di lui non esisterebbe questo giornale. Auguri da tutti noi
Egidio Terrana è un uomo da record. Non è certo un record sportivo, perché gli unici sport praticati da Egidio sono quelli che può esercitare dal suo divano o dalla sua scrivania. Non è un record matematico. Anche se Egidio è stato un maestro di scuola elementare e ha insegnato a generazioni di alunni a leggere, scrivere e far di conto. Sicuramente non ha mente matematica, semmai è guidato da un intuito caotico e brillante.
Il record di Egidio Terrana sta nell’essere il giornalista che per quattro decenni consecutivamente ha diretto Malgrado tutto. Nessuno in Italia crediamo possa vantare questo primato: non c’è direttore di testata, prestigiosa o piccolissima, che abbia guidato un giornale per quarant’anni. Eugenio Scalfari, Indro Montanelli, Paolo Mieli e tanti altri possono vantarsi di avere diretto giornali prestigiosi, ma nessuno può vantare una direzione così lunga e costante. Perfino Scalfari, decano del giornalismo italiano, fondatore dell’Espresso e di Repubblica – giornali che ha diretto entrambi – è stato direttore per una trentina d’anni, ma in due testate diverse.
Ora, naturalmente, questo primato non nasce per caso. Egidio Terrana è infatti saldamente ancorato alla sua poltrona. È sfuggito a tutti i tranelli tesi dai suoi redattori che dicono di amarlo e di ammirarlo, ma che in realtà sono pronti a fargli le scarpe appena si distrae un momento. Nulla da fare. Prudente, accorto, astutissimo, Egidio Terrana sotto lo sguardo scanzonato dell’eterno ragazzaccio, lo stesso che incrociammo molti anni fa quando lo incontrammo per la prima volta, nasconde l’abilità di sapere sempre tenere il potere e la barra del comando. Da certi punti di vista si può dire che solo pochi altri uomini in Italia hanno avuto quest’ossessione del potere: uno è stato sicuramente Giulio Andreotti. Solo che Egidio è più bello di Andreotti.
Non c’è virgola pubblicata da Malgrado tutto che Egidio non conosca. Nulla sfugge al suo sguardo implacabile (tranne i refusi che ogni tanto lo beffano, spuntando sulle pagine on line del giornale). Non c’è parola, articolo, immagine che non passi al vaglio scrupoloso di Egidio. Come un giocoliere, manovra i suoi collaboratori con lusinghe, bugie, implorazione. Tutto per avere un articolo, ben sapendo che non sgancerà mai un soldo per il lavoro dei suoi redattori.
Spietato con chi sbaglia per sciatteria, clemente con chi erra per generosità, Egidio in realtà fa tutto questo per una sotterranea necessità psicanalitica. E questo spiega il suo attaccamento alla poltrona di direttore del giornale di Racalmuto. Perché Egidio Terrana ha il peccato originale di essere di Grotte: peccato altrove veniale, ma che a Racalmuto è invece peccato capitale. La direzione di Egidio Terrana è quindi una costante rivalsa per dimostrare di meritare – nonostante sia di Grotte – il ruolo di direttore del più longevo giornale di Racalmuto.
Naturalmente questo stridore ossessivo di Egidio Terrana fa pagare prezzi altissimi a sua moglie Maria Paola, ai suoi figli Tonino, Paolo e Martina. Il direttore è quasi sempre intrattabile quando si rende conto – una consapevolezza dolorosa, potremmo dire – di essere un grottese che da quarant’anni dirige il giornale di Racalmuto. E in quei momenti è meglio starne alla larga.
Ma c’è da dire che senza di Egidio Terrana non ci sarebbe Malgrado tutto. E quindi da racalmutesi dobbiamo dirgli, a denti stretti: grazie. E lo facciamo oggi che Egidio compie settant’anni da quando è nato (a Grotte). Settant’anni e non sentirli. Perché la ricetta è quella di avere passato due terzi dei suoi settant’anni a dirigere un giornale che è sempre una delle cose più divertenti da fare: il segreto per restare sempre giovani. Auguri!!!
IL VIDEO / Gli auguri di Malgrado tutto