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10 strade per 10 donne

Castellammare del Golfo, le Associazioni “Donne in Movimento” e “Insieme si può”  chiedono l’intitolazione di 10 strade a: Anna Frank, Tina Anselmi, Nilde Iotti, Maria Montessori, Emanuela Loi, Rosa Balistreri, Elsa Morante, Alda Merini, Rita Levi Montalcini, Santa Caterina da Siena

Più di 500 firme raccolte in 24 ore per intitolare 10 strade di Castellammare del Golfo a 10 donne: Anna Frank, Tina Anselmi, Nilde Iotti, Maria Montessori, Emanuela Loi, Rosa Balistreri, Elsa Morante, Alda Merini, Rita Levi Montalcini, Santa Caterina da Siena.

Ieri, 8 Marzo, Giornata Internazionale della Donna, le sagome di queste donne hanno sfilato per le vie del centro, e hanno avuto la voce di alcune studentesse delle scuole di Castellammare.

Le organizzatrici di “Donne in Movimento” hanno dichiarato:” L’intitolazione non è mai neutra ma è frutto di una scelta culturale e politica. Nel nostro Comune sono presenti solo 12 strade intitolate a donne contro 122 intitolate ad uomini, uno squilibrio che ricalca quello nazionale. Anche questi atti servono per stabilire un rapporto più paritario tra i generi e diventare una spinta forte per l’empowerment delle nuove generazioni di donne”.

Le donne a cui intitolare le strade sono state scelte da alunni, alunne e docenti degli Istituti primari e secondari della cittadina, insieme a ragazze e ragazzi dell’associazione “Insieme si può”. Si confida adesso nella sensibilità del Sindaco e della Commissione Toponomastica.

Con l’occasione, è stata riproposta anche la precedente richiesta, che non ha ancora avuto riscontro, di intitolare una via ad Ilaria Alpi, la giornalista uccisa, nel 1994, a Mogadiscio.

La consegna delle firme e la richiesta è stata consegnata dalle rappresentati delle associazioni locali del CIF, Insieme si può”, Circolo Metropolis,  CambiaMenti e TrinArt con il supporto ufficiale dell’Associazione Toponomastica femminile.

Dare voce e visibilità alle donne che hanno fatto la storia al pari degli uomini non è più una concessione ma un dovere morale delle istituzioni pubbliche. Non più parole per l’Otto Marzo ma gesti concreti.

Nelle foto alcuni momenti dell’iniziativa

 

 

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