Con giudizio, certo. Col giusto amore per la vita
Buone vacanze.
Nessun compito per l’estate, nessun esercizio da svolgere, nessun brano di latino da tradurre, nessun libro da leggere se non per vostra libera scelta.
Prendete il vostro braccino vaccinato e partite. Anche solo con la fantasia.
Prendete un treno, un traghetto, un ferry boat, una zattera, una navicella spaziale e visitate mondi sconosciuti. Vi auguro di poter buttare via ben presto anche la mascherina (ma nel cestino dei rifiuti, mi raccomando!) e di tornare a mostrare il sorriso, i denti, la fossetta sulle guance, i nasini all’insù o all’ingiù.
Prendete i nonni e abbracciateli. Abbracciate anche gli amici e, se volete, anche i professori, ma solo quelli simpatici. Quelli che l’hanno visto e capito che dietro uno schermo e al chiuso delle vostre camerette avete sofferto e avete pianto. Quelli che hanno chiuso un occhio se ogni tanto vi collegavate col pigiamino a fiori o coi capelli arruffati, col gatto sulle gambe o con la mamma che suggeriva, coi foglietti attaccati allo schermo o col libro aperto.
Quelli che una volta tornati in presenza non vi hanno massacrati di compiti e verifiche quasi che in DAD avessimo giocato. E che per lo stesso motivo hanno rispedito al mittente il Piano estate proposto dal ministro.
Buone vacanze.
Al mare, in montagna, in piscina, su Marte.
Quest’ultimo anno scolastico è durato dieci anni. Che fatica!
Riprendetevi la vostra adolescenza. Con giudizio, certo, senza ubriacarvi troppo. Col giusto amore per la vita. Con la leggerezza, la spensieratezza, l’intelligenza non ancora inquinata che vi fa essere infinitamente migliori di tanti adulti troppo impegnati a improvvisarsi tuttologi, virologi, sociologi, infettivologi, complottisti, economisti, macchinisti, surrealisti.
Ci rivediamo a settembre.
Chissà.
Magari senza più i banchi a rotelle.