L’attore Domenico Centamore ha trascorso un’intera giornata in paese. “Solo qui, dove è cresciuto Gaetano Savatteri, forse potrei trovare il vero Piccionello”
Che ci fa Peppe Piccionello a Racalmuto? Il simpatico protagonista di Màkari si è fatto accompagnare dall’autore dei romanzi che hanno ispirato la serie televisiva di Michele Soavi per cercare, forse, il vero Piccionello. E così Domenico Centamore è andato direttamente nel paese di Gaetano Savatteri per cercare qualcosa che richiami il “suo” personaggio, in attesa dell’inizio delle riprese delle nuove puntate della serie Rai che inizieranno a metà settembre proprio da queste parti, tra Agrigento e Favara.
“Solo qui, dove è cresciuto Gaetano Savatteri forse potrei trovare il vero Piccionello – dice l’attore, tra un selfie e un altro, tra le strade del paese – tra queste antiche case che hanno tanta storia, in questa terra che ha dato i natali al grande Leonardo Sciascia”. “E forse l’ho trovato – aggiunge – nei tanti amici e conoscenti di Gaetano, perché il Piccionello che è nelle pagine dei suoi libri e nel film è in tutti loro. Ecco, questo personaggio vive grazie al racconto di un’amicizia vera che è quella che Piccionello ha con Saverio Lamanna, il giornalista-disoccupato-investigatore protagonista delle storie inventate da Savatteri. La forza di Màkari, del resto, è proprio questa, l’aver raccontato una bella amicizia, perché non c’è Piccionello senza Lamanna e non c’è Lamanna senza Piccionello”.
E per lui, per Piccionello-Centamore, una sorpresa: “Siamo tutti Piccionello” hanno scritto su una T-shirt bianca un gruppo di fans e amici dell’autore dei racconti, personaggi che hanno già trovato il loro autore, da Ignazio Marchese a Gigi Restivo a Peppe Riccobene e tanti altri. Un omaggio, naturalmente, un regalo all’attore che bene ha indossato i panni del gran simpaticone in pantaloncini e infradito che milioni di telespettatori hanno apprezzato in tv.
Reduce dalle riprese del nuovo film di Ficarra&Picone, “Incastrati”, Domenico Centamore a Racalmuto non ha avuto tregua. Il personaggio accompagnato dal suo autore si è intrattenuto con un gruppo di ragazzi in un bar. In piazza, gli hanno regalato di tutto, dalla cubbaita ai tipici taralli al limone del luogo che tanto piacevano anche a Leonardo Sciascia. “Questo è un posto speciale – dice ancora l’attore di Scordia – e si sente ancora la presenza di un grande come Sciascia. La sua casa in paese, il circolo, la statua in piazza, il teatro. Qui tutto è letteratura, ci vuole poco a ritrovarsi in una pagina di questi romanzi, come è capitato a me quando ho letto i libri di Savatteri. Piccionello?, mi son detto, sono io!”.
E al teatro comunale, dove è in corso la mostra dedicata alle fotografie del set del film “Il giorno della civetta”, Domenico Centamore ha ritrovato il ritratto di un attore siciliano tanto amato, Tano Cimarosa, lo Zecchinetta del film di Damiano Damiani: “E’ il mio modello, sì. Un grande caratterista. E poi abbiamo quasi la stessa faccia, no?”.
da “Repubblica.it” (Palermo) 29 luglio 2021
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