Pianeta scuola. L’ironia della Prof “contagia” anche gli studenti
Dal Ministero dell’Istruzione ci fanno sapere che continuano a lavorare alacremente, tenacemente e indefessamente alla riapertura in sicurezza delle scuole e al rientro in presenza.
Si dibatte soprattutto sulla necessità di rendere obbligatorio il Green Pass e di controllare spostamenti e distanziamenti.
Scenari inquietanti si prospettano.
“Preessoré, posso andare in bagno?”
“Ce l’hai il Pipì Pass?”
“Il che?”
“Il Pipì Pass, la certificazione giallo paglierino che attesti che ogni mezz’ora devi andare in bagno a fare la pipì”.
“E se non è per fare la pipì?”
“Allora ci vuole il Popó Pass, oppure il Ciclo Pass, oppure il – Mi ha lasciato il fidanzato e devo piangere Pass-, oppure – Ho preso due di matematica e devo sbattere la testa al muro Pass-, oppure…”
“Va beh, preessoré, come non detto, mi è passata!”
“Bene, allora vieni alla lavagna”.
“A fare?”
“A tradurre le frasi di latino”.
“Ce l’ha il Cicerone Pass?”
“Come?”
“Il Cicerone Pass, un certificato in latinorum che attesti che può chiamarmi alla lavagna. Oppure il Seneca Pass, oppure…”
“Va bene, va bene. Per oggi facciamo ripasso.”
Questa cosa dei Pass rischia di sfuggirci di mano!