Dedicato ai miei fatalistici e rassegnati fanciulli
“Scusi, preessoré, ma insomma, lunedì si rientrerà in presenza oppure no?”
“Dipende”
“Da cosa?”
“Dalle ordinanze”
“Quali ordinanze?”
“Bella domanda. Dalla ordinanza ministeriale”
“Quindi, se l’ordinanza ministeriale dice che rientreremo, rientreremo?”
“Dipende”
“Da cosa?”
“Dalla ordinanza regionale”
“Quindi, se l’ordinanza regionale dice che…”
“Dipende”
“PREESSORÉ!”
“Perché potrebbe subentrare una ordinanza assessoriale, che a sua volta potrebbe essere sorpassata in curva da una ordinanza comunale, che potrebbe essere annullata da una ordinanza sindacale o da una condominiale e, infine, da una bolla papale”
“E quindi???”
“Ho elaborato un infallibile piano d’azione. Voi domenica sera andate a nanna già lavati (mi raccomando l’ascella! ), vestiti, truccati, profumati e colazionati. Preparate carta, penna e calamaio e date in anticipo alla mamma il bacino del buongiorno. Alle sette del mattino troverete un mio messaggio, che a sua volta a me avrà mandato la Dirigente, che a sua volta avrà preparato nottetempo una circolare dopo aver ricevuto ordinanze dal sindaco o dall’assessore o da qualche presidente di qualcosa o dal Tar o dal Papa. A seconda del contenuto del messaggio, vi organizzerete, ci organizzeremo. O voleremo a scuola o ci fionderemo davanti al PC. Questa ricetta è valida fino a Giugno. Mi pare semplice, no??? ”
” Va bene, preessoré. A lunedì. E comu vena si cunta”.
“Molto bene, o miei fatalistici e rassegnati fanciulli, è questo lo spirito giusto. A questo saggio e rassegnato fatalismo di stampo gattopardiano io aggiungerei anche una prece e una invocazione alla infinita misericordia della Provvidenza divina”.
“Amen, preessoré!”