Fondato a Racalmuto nel 1980

Racalmuto, si spegne una “luce” della piazza

E’ morto Gino Matteliano, volto dell’irriverenza racalmutese nutrita da spirito caustico. Fulminanti le sue battute su fatti e personaggi del suo paese. Aveva 68 anni

Gino Matteliano

Nulla gli sfuggiva, dalla piazza di Racalmuto dove stava ogni giorno, del suo paese e dei suoi paesani. Nulla passava inosservato sotto i suoi occhi furbi, e all’ombra dei campanili della Matrice coglieva fatti e misfatti della comunità.
Mostrava la sua tenacia e la passione civile attraverso le chiacchiarate che faceva con tutti, ora davanti ad un caffè o mentre passeggiava con la sigaretta sempre accesa.

Vero volto di irriverenza racalmutese, Gino Matteliano – che ha lasciato a 68 anni la moglie e i tre figli, parenti ed amici – sapeva sbeffeggiare il potere di ogni tipo. Con la sua tipica ironia ne aveva per tutti, sindaci assessori e consiglieri, signorotti e monsignori. Ma sempre con eleganza e con rispetto e spesso col silenzio. Gli bastava uno sguardo, una boccata di fumo, un accenno di sorriso amaro per delineare un fatto, un episodio, un personaggio pubblico.

Possedeva, come si dice, il “sale dell’intelligenza”: era in sé quell’anima racalmutese nutrita da spirito caustico, che sa cogliere bene cosa si nasconde dietro la realtà. Sua la fulminante battuta quando ci chiusero tutti in casa per la pandemia: “Qui – disse, guardando la piazza vuota – siamo in lockdown da vent’anni”. E si dannava nel vedere il suo amato paese – di cui conosceva, da buon Matteliano, memorie antiche e tradizioni – svuotarsi giorno dopo giorno: “Senza opportunità di lavoro è un paese senza futuro”, ripeteva sempre questa voce del popolo illuso, mai indifferente alle vicende del paese che tanto ha amato.

Si spegne un’altra luce nella piazza sempre più vuota di Racalmuto. Si spegne la sua passione, la sua vampa dialettica, la sua battuta e la sua arguzia che hanno fatto di Angelo Matteliano, per tutti Gino, un vero racalmutese di “tenace concetto”.

Alla famiglia le condoglianze del nostro giornale

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