E’ quello svoltosi al Liceo Empedocle tra gli studenti e i volontari dell’Aido. Forti emozioni per le testimonianze e per i messaggi lanciati a favore della donazione.
Gli echi di guerra, che partono dall’Est dell’Europa e che tengono con il fiato sospeso tutto il mondo, ribadiscono ancora una volta la brutalità di ogni confitto che porta alla morte non solo militari impegnati al fronte ma tante vittime tra i civili, non risparmiando anziani e bambini.
Nei giorni dove tv e internet ci veicolano solo immagini macabre e di morte, da Agrigento viene fuori una bella pagina che esalta il valore della vita umana.
Al liceo Empedocle, grazie ai gruppi Aido “Nunzio Papa” di Favara e “Sofia Tedesco” di Agrigento, i ragazzi delle quinte classi sono stati coinvolti in un incontro con forti emozioni per le testimonianze e per i messaggi lanciati a favore della donazione.
“Abbiamo letto negli occhi dei ragazzi prossimi alla maturità -ci ha detto Totò Urso responsabile del gruppo Aido di Favara – il pieno interesse verso la particolare tematica della donazione. All’Empedocle, grazie alla dirigente Marika Helga Gatto e alla docente Margherita Sutera, si è creato un clima di ascolto e di partecipazione che fa onore all’istituto e ai ragazzi stessi”.
A coinvolgere i ragazzi all’ascolto e alla condivisione è stata la dottoressa Rosa Provenzano, anestesista e coordinatore dell’Asp di Agrigento per il procurement e trapianto degli organi, che ha parlato del delicato tema della morte celebrale, del prelievo ed allocazione degli organi prelevati.Tema trattato in collaborazione con la psicologa del C.R.T Sicilia Emanuela Solombrino e, in videoconferenza, con la referente regionale del C.R.T. Chiara Coticchio.
Ma i momenti forti della giornata sono stati quelli legati alle testimonianze da parte della signora Argento, che ha ricevuto in donazione un rene dal marito Gaspare e che ha esaltato il gesto d’amore che salva una vita umana.
Tra i ragazzi presenti all’incontro intensa è stata l’emozione scaturita ascoltando l’intervento della signora Anna Asaro, mamma di Sofia Tedesco, la ragazza agrigentina vittima di un incidente stradale nel 2018 ma che ancora “vive” nei corpi di ben 6 persone salvate proprio grazie alla donazione dei propri organi.
Sofia sarà stata contenta nel vedere tanti suoi coetanei sottoscrivere a fine incontro il modulo per la donazione degli organi.