E’ il simbolo del riscatto civile contro le mafie
Una delle gemme dell’albero di Falcone, simbolo del riscatto civile contro le mafie, è stata messa a dimora nel “Giardino della Memoria” dell’Istituto Comprensivo “Roncalli” di Grotte. L’iniziativa, conosciuta ai più come “Albero Falcone”, è stata inserita all’interno del progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica e dall’Arma dei carabinieri, che prevede nel triennio 2020-2022 la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di circa 5000 piantine.
Oggi, i militari del Centro Anticrimine Natura Carabinieri di Agrigento sono stati a Grotte per donare agli studenti del “Roncalli” una piccola gemma, che andrà ad alimentare il grande bosco diffuso formato dalle giovani piante messe a dimora da tutti i giovani studenti italiani.
“Un albero per il futuro – spiega il comandante del Centro anticrimine e natura dell’Arma, il tenente colonnello Vincenzo Castronovo – è un progetto di legalità ambientale a cui gran parte delle scuole italiane stanno aderendo che ha come scopo la creazione di un bosco diffuso. Questo bosco verrà realizzato e verrà seguito dai ragazzi che stanno mettendo a dimora queste piantine attraverso un’applicazione web. Tutte le piante, infatti, saranno dotate di un QR code e verranno geolocalizzate. Questo permetterà ad ogni studente di poter vedere la propria piantina, di poterla curare e di vedere quanta anidride carbonica avrà sottratto dall’aria. In questo grande progetto si inserisce “L’albero di Falcone”, come un vero e proprio tributo a questa terra di magistrati che hanno pagato con proprio sangue per la lotta alla mafia. Il messaggio che noi vogliamo lasciare ai giovani, ai ragazzi è quello della cultura della legalità rivolta all’ambiente nella sua interezza.”
La messa a dimora della gemma dell’albero di Falcone è stata preceduta da un incontro dibattito volto a sensibilizzare gli studenti a modificare il proprio stile di vita e prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo.
“L’arma dei carabinieri – dice il Colonnello Nicola Cucci, comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità Catanzaro – è stata sempre vicina alle scuole facendo un’attività di promozione della legalità volta a favorire la creazione di una cittadinanza attiva dei cittadini del futuro, cittadini responsabili e impegnati nella giustizia e nella sostenibilità. non basta solo promuovere la legalità, oggi vanno promossi i valori fondanti della costituzione: la tutela dell’ambiente e la tutela degli animali. Per questo motivo l’Arma dei Carabinieri vuole non solo portare un messaggio di promozione della cultura della legalità, ma anche della sostenibilità ambientale. In questa attività si inserisce il progetto “Un albero per il futuro”, un progetto nel quale noi vogliamo portare il nostro contributo di professionalità e di esperienze al mondo della scuola che già ha nel suo programma formativo l’educazione civica ed ambientale. Noi vogliamo essere vicini alle scuole, vicini ai cittadini per contribuire a creare e promuovere insieme col corpo dei docenti una cittadinanza attiva. Noi vogliamo promuovere una società futura che sia equa, giusta e solidale.”
E di cultura della legalità e di tutela ambientale ha parlato anche nel suo intervento il primo cittadino di Grotte.
“È un onore – dice Alfonso Provvidenza, Sindaco di Grotte– poter accogliere nel nostro paese la Gemma di Falcone, un albero dal grande valore simbolico. Mettere a dimora questa pianta vuol dire far nascere, germogliare, crescere e curare la cultura della legalità e della tutela dell’ambiente. Come Amministrazione in questi anni abbiamo fatto di tutto per promuovere la cultura della tutela dell’ambiente. Abbiamo raggiunto ottimi risultati, ma chiaramente ancora non basta. Sono certo che piantare un albero, questo albero, aiuterà a diffondere tra i nostri giovani il senso di legalità, una legalità che deve diventare qualcosa di normale, di cui non si debba più parlare, ma che cresca insieme ai nostri ragazzi come valore intrinseco.”
Alla fine dell’incontro la gemma di Falcone è stata affidata nelle mani degli studenti del “Roncalli” per essere messa a dimora.
“Per quanto piantare una gemma – sottolinea Antonina Ausilia Uttilla, dirigente scolastico del Roncalli di Grotte – sia sempre stato un gran gesto, antico, carico di significato, un gesto di gratitudine e di amore verso il pianeta e verso noi stessi, piantare questa gemma è veramente speciale. Nel piantare questa gemma non vogliamo solo ricordare, ma vogliamo rinnovare la speranza, anzi la certezza, che il mondo sarà reso migliore grazie alle azioni di ognuno di noi, che deve agire onestamente per una società più giusta, solidale e pacifica. Abbiamo voluto che questa gemma fosse piantata da una rappresentanza delle nostre gemme, una bimba della scuola dell’infanzia aiutata da due alunne della scuola primaria e da un alunno della scuola secondaria di primo grado, perché piantare un albero è un’ideale collante tra generazioni, significa mettere radici, saper aspettare, vivere nel ritmo della natura e contribuire al futuro della terra. Accanto alla Gemma di Falcone, nel Giardino della Memoria, è stata collocata una targa che recita una delle frasi più celebri di Falcone: “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”.
Fra i presenti alla manifestazione il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Grotte Alfonso Contraffatto, l’arciprete Don Salvatore Zammito, il Vicesindaco Roberta Di Salvo, il Comandante della Polizia Municipale Salvatore Liotta, il Presidente del Consiglio di Istituto Giuseppe Cipolla.
Nelle foto alcuni momenti dell’iniziativa