Inaugurati alla scuola “Falcone-Borsellino” i murales dedicati ai tre magistrati vittime della mafia. Le opere sono state realizzate dagli artisti dell’Associazione “Lucartigiano” di Mondovì.
Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e Rosario Livatino da oggi diventano compagni di scuola dei bambini e delle bambine che frequentano il plesso di scuola dell’infanzia e primaria ubicato ai Grandi Lavori di Porto Empedocle. E così da edificio periferico a nord della cittadina empedoclina il plesso dedicato ai giudici “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” diventa fulcro sul fronte della legalità lanciando ai propri alunni ma anche a chi transita dalla via Einaudi un chiaro messaggio di impegno civile per non dimenticare il sacrificio di tre uomini vittime di stragi ed agguati mafiosi.
Il sorriso di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e quel volto da ragazzo di Rosario Livatino sono diventati delle vere e proprie opere d’arte realizzate sui muri esterni della scuola dagli artisti dell’Associazione “Gli amici di LucArtigiano”. Non semplici murales ma un certosino lavoro con spatola e che questa mattina, nel momento della scopertura, hanno fatto emozionare tutti durante la manifestazione organizzata dall’Istituto Comprensivo. “Livatino” diretto da Claudio Argento.
A tenere a battesimo le opere realizzate dal gruppo di artisti guidati da Pietro Di Stefano il Procuratore facenti funzione di Agrigento Salvatore Vella, il magistrato Salvatore Cardinale, già presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, l’assessore comunale Giuseppe Picone, oltre alle più alte cariche militari della cittadina marinara.
Da Mondovì, piccolo comune in provincia di Cuneo, un gruppo di “artisti decoratori liberi”, come ama definire Pietro Di Stefano, sono arrivati a Porto Empedocle trovando aiuto in alcune maestranze locali e soprattutto ospitalità da parte della scuola. Una settimana di lavoro, un full immersion, tanti impegno ma soprattutto tanta passione civile.
“Il nostro scopo è quello di rendere familiari alle giovani generazioni – ci ha detto Di Stefano – personalità che hanno pagato con la vita l’espletamento del proprio dovere lavorativo. I ragazzi devono sapere che ci sono stati uomini al servizio dello Stato che sono saltati in aria insieme alle scorte o inseguiti ed uccisi senza pietà e senza protezione perché ogni giorno tentavano, con notevoli successi, di arginare il fenomeno mafioso, mandando alla sbarra e condannando boss. Non possiamo dimenticare. Anzi. A distanza di anni la memoria deve darci la forza di seguire il cammino di legalità che Falcone, Borsellino, Livatino e tanti altri hanno tracciato”.
Gli artisti di Lucartigiano hanno così voluto donare queste opere, anche con un notevole investimento di lavoro e denaro, ricevendo piccoli contributi di sponsor locali ma soprattutto l’apprezzamento di tutti.
“Il nostro istituto comprensivo – ci dice il preside Claudio Argento – è dedicato al Beato Giudice Rosario Livatino e questo plesso di via Einaudi ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Da oggi, oltre alle insegne, sui muri della scuola campeggiano questi maxi ritratti di pregevole fattura artistica, ma soprattutto lanciamo un grande messaggio ai nostri ragazzi. Non dobbiamo mai dimenticare chi si è sacrificato per liberare la Sicilia dai tentacoli pericolosi della criminalità organizzata e dalla mafia. Lo facciamo ogni giorno nelle nostre aule grazie all’impegno dei docenti. La legalità è una pratica quotidiana ma anche con questi eventi e manifestazioni intendiamo tenere accesi i riflettori sull’importante tematica”.
Protagonisti della mattinata empedoclina, sotto un sole cocente, gli alunni della scuola tra esibizioni musicali e letture di brani.
“La nostra vita e le nostre giornate –ha detto ai ragazzi il procuratore Vella – si intrecciano tra sentimenti di paura e di coraggio. Dobbiamo far prevalere sempre il secondo sentimento, trovando la forza ed il coraggio di fare le cose giuste, in ogni ambiente familiare, scolastico, lavorativo. E la scuola è chiamata ogni giorno a formare i cittadini del futuro con comportamenti di legalità ed impegno sociale e civile”.
A rivolgere un saluto agli alunni della scuola e alle autorità presenti anche il magistrato Salvatore Cardinale. “Oggi Porto Empedocle, questa scuola, voi giovani alunni e docenti rendete omaggio a tre grandi magistrati, il cui sacrificio è conosciuto in tutto il mondo. Grazie a loro tanti mafiosi sono stati condotti nelle patrie galere e condannati a lunghe pene ed ergastoli e soprattutto le organizzazioni mafiose sono state indebolite nelle loro potenze economiche con sequestri di beni ottenuti con azioni illecite. Ma io in questa sede voglio pure ricordare altri due servitori dello Stato spesso dimenticati e che sono stati uccisi a pochi chilometri da dove oggi ci sono queste opere artistiche. Mi riferisco al maresciallo Giuliano Guazzelli e al Sovrintendente di Polizia Penitenziaria Pasquale Di Lorenzo ma anche a tante vittime innocenti di agguati malavitosi, colpevoli di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ed invece questa Sicilia deve essere per tutti un posto giusto ed ogni momento vissuto senza paura”.
Presente anche un congiunto del Giudice Livatino. “Oggi, nel vedere questo bel murales che ritrae mio cugino – ha detto il prof. Salvatore Insigna – ma anche i giudici Falcone e Borsellino mi emoziona molto. Da uomo di scuola il mio ringraziamento va agli alunni e docenti dell’istituto, al dirigente scolastico Argento e agli artisti di Lucartigiano per la bellezza che hanno voluto regalare a tutta la comunità empedoclina. Mio cugino Rosario ha pagato il suo senso forte di giustizia combattendo una mafia che non ha solo confini regionali. Quel giorno però sono state due le vittime. Voglio ricordare un altro sacrificio di un uomo rimasto vivo ma che ha dovuto cambiare vita e connotati perché ha voluto testimoniare ciò che ha visto: Piero Nava”.
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