“Riaddestrare 650.000 insegnanti per andare incontro ad insegnamento adeguato al futuro digitale e all’interconnessione globale che si è ormai prospettato”.
Ultimamente il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, nel corso di un convegno, ha affermato che è necessario “riaddestrare 650.000 insegnanti per andare incontro ad insegnamento adeguato al futuro digitale e all’interconnessione globale che si è ormai prospettato”. Ha usato proprio questo verbo: riaddestrare.
Mi sono venute in mente scene di addestramenti militari tratti da vari film e mi sono immaginata l’arrivo in caserma di 650.000 insegnanti, me compresa, al cospetto di un armadione urlante a metà tra il sergente Emil Foley e il sergente Hartman.
“In riga! Tutti in riga!”
“Signorsì sissignore!
“Come ti chiami, figliola?”
“Mancuso Angela Concetta Cinzia Emiliana Santos della Serra, Signore!”
“Da dove vieni, Mancuso Emiliana della Serra?”
“Da Licata, Signore!”
“Due cose sole vengono da Licata!”
“E no eh? Non lo dica!”
“Silenzio! Conto di perdere almeno la metà di voi! I miei ordini sono di scremare chi non è scremato o è solo parzialmente scremato e di creare un corpo di insegnanti degno del glorioso reggimento di insegnanti italiano. Chi sopravviverà avrà il brevetto di insegnante digitale riaddestrato e confermato, col solito stipendio da fame, ovviamente!”.
“Se…sopravviveremo!”
“Chi ha parlato?”
“Io, signore!”
“La solita comunista disfattista di sinistra che contesta il sistema! Cinquanta flessioni!”
“Con tutto il rispetto, signore, collasserei dopo la prima flessione. Posso farle l’analisi testuale di un sonetto di Foscolo?”
“Silenzio! Ti tengo d’occhio, Mancuso Angela Concetta Cinzia Emiliana Santos Della Serra. Non ci saranno sconti! Se entro sei mesi non diventerete esperti digitali di interconnessione globale vi spediremo a pulire latrine! Sono stato chiaro?”
“Signorsì, sissignore!”
“NON VI SENTO!”
“SIGNORSÌ, SISSIGNORE!”
“E ora in marcia. Unó dué, unó dué…”