Ogni volta che vedo volare un gabbiano nello sconfinato cielo o sul profondo mare, penso sempre a lui
Due piccioncini! Nel senso di due gabbiani in amorevoli effusioni. Che belli! Appartati, come due piccioncini. E non in un appartamento, perché morirebbero, ma sopra la balaustra di una grande terrazza che ci apre allo spettacolo scintillante del mare.
Non conosco i nomi dei due piccioncini. Uno mi pare maschio. L’altro femmina. Si vede. È evidente. Il gabbiano è quello col becco giallo. La gabbianella è quella con il becco più arancione. Almeno credo.
Non sono un esperto di gabbiani. Conosco solo Livingston. Il gabbiano Jonathan Livingston. Lo amo. Di un amore universale. Ho letto la sua storia non so quante volte nel libro di Richard Bach.
Jonathan ama la libertà del cielo. Non si riposa un attimo. Non si apparta mai. Sta in cielo perché ama volare. Solo volare. Superare di continuo i propri limiti. Andare al di là di imposizioni. Rompere gabbie.
Ogni volta che vedo volare un gabbiano nello sconfinato cielo o sul profondo mare, ogni volta che vedo, come nella foto, due gabbiani in appartato amore, penso sempre a lui, a Jonathan. Chissà dov’è adesso?
Mi tengo aggrappato alle tue ali.