I prodotti Diodoros, le degustazioni, i percorsi archeologici. Parte il primo trekking tra templi, mandorleti, uliveti, aranceti
Sulle tracce di chi abitava già la Valle, la coltivava, assaporava l’uva rigogliosa, raccoglieva il miele o si riposava all’ombra dei mandorli. Perché quello che oggi è il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, un tempo è stato un enorme, variegato luogo di tradizioni agricole secolari, dove i templi erano “abitanti” di rispetto.
“E’ con questo spirito – spiega CoopCulture, che cura le attività del Parco – che prende il via un nuovo (e del tutto inedito) progetto: nelle due prime domeniche di marzo e aprile (in cui l’ingresso alla Valle è gratuito) un trekking particolare che permetterà di scoprire le colture che ancora convivono nel Parco, grazie a DIODOROS, “paniere” di prodotti nati nella Valle, in terreni e spazi incolti, liberi da reperti e immuni da campagne di scavo, affidati a cooperative e aziende del territorio. Progetto innovativo di sostenibilità ambientale e di salvaguardia della biodiversità, DIODOROS – appena presentato alla BIT di Milano – condurrà i visitatori in un percorso che alternerà scoperta, degustazioni, paesaggi rurali che incorniciano le rovine architettoniche, ruderi di case di campagna, mandorleti, uliveti, aranceti e pistacchieti, vigneti, campi di grano, arnie e fichi d’india. Tutti luoghi dove nascono i prodotti DIODOROS: olio e vino, miele, mandorle e pistacchi, capperi, erbe aromatiche e spezie, marmellate e confetture, creme dolci, succhi, legumi e, da pochissimi mesi, persino la pasta di grani antichi”.
“Il marchio ed il logo di Diodoros che già identificano la Valle dei Templi come elementi identitari del territorio, oggi diventano veicolo di scoperta per un viaggiatore attento che cerca un’esperienza immersiva, del tutto inedita e che non può essere paragonata a nessun’altra. Un unicum di archeologia e paesaggio – sottolinea il direttore del Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi, Roberto Sciarratta – perché affianca alle bellezze monumentali, la scoperta del progetto Diodoros; che trova una sede a Casa Barbadoro, cuore di questo nuovo modo di abbracciare la Valle”.
ll trekking
Domenica 5 marzo (il primo appuntamento) poi domenica 2 aprile, si parte alle 8.30 per un percorso facile di 8 chilometri, che durerà circa 6 ore – in cui i partecipanti potranno anche assaggiare le materie prime. Giunti all’ora di pranzo, si arriverà a Casa Barbadoro, l’altro “segreto” della Valle, un hub di cultura enogastronomica, una casa rurale recuperata sotto il Tempio della Concordia, immersa nella macchia mediterranea: qui si gusteranno altri prodotti della filiera.
IL Percorso
Salendo da Porta V, il gruppo si incamminerà verso il santuario delle divinità ctonie e proseguirà fino al tempio di Zeus, e da qui, verso l’area del ginnasio ed il tempio di Vulcano. Si risalirà quindi un tratto del fiume Hypsas, spostandosi fino a porta VI e Poggio Meta, dove si assaggerà il miele dalle arnie. Da lì si entrerà poi in un agrumeto storico che risale al 1740 per assaporarne i frutti, mentre all’altezza del quartiere ellenistico-romano, lungo il cardo I, si assaggeranno mandorle e pistacchi. Raggiunto il tempio della Concordia, il gruppo verrà ospitato a Casa Barbadoro e potrà assaggiare i prodotti realizzati con olio, grani antichi e fichi d’india. Dopo aver attraversato il giardino di Villa Aurea, si raggiungerà il tempio di Ercole per chiudere il trekking a Porta V.