Inevitabili le domande degli studenti
Il Ministro Valditara si dichiara favorevole all’introduzione dell’intelligenza Artificiale a scuola. Un mondo diverso, una prospettiva futuristica apre scenari nuovi e imprevedibili. Che ne sarà della didattica tradizionale? Della lezione frontale? E, soprattutto, che ruolo avrà il docente?
“Bongiorno, preessoré”
“Buongiorno. Prego, prendete posto in modo ordinato e disponete sul banco libri e quaderni”
“Preessoré, ma come parla? Cos’è questa voce metallica?”
“La professoressa Mancuso è stata sostituita da una forma robotizzata di Intelligenza artificiale che ne riproduce le fattezze fisiche ma non le caratteristiche emozionali, culturali, sociali e ambientali”
“E perché è stata sostituita? A noi piaceva così com’era”
“E no! Troppo eccentrica, troppo umoristica, troppo fantastica, troppo pacifica. Da oggi sarete guidati da una Intelligenza Artificiale serissima, equilibratissima, preparatissima, disciplinatissima”.
“Anche lei, Signora Intelligenza Artificiale, ci chiamerà pargoletti, fringuelli, garzoncelli e passerottini?”
“Certo che no! I vostri nomi sono già stati inseriti nella mia banca dati artificiale. Con quelli sarete appellati. Ma perché versate dagli occhi quelle stille trasparenti chiamate lacrime?”
“Non la vogliamo l’Intelligenza Artificiale, vogliamo la professoressa Mancuso”
“O miei fedeli discepoli, o miei leali proseliti, o miei devoti adepti, ma son io! Ho voluto farvi uno scherzo! Nessuna Intelligenza Artificiale potrà mai sostituirmi. Resisteremo a tutte le Intelligenze Artificiali con la forza della nostra creatività esplosiva, del nostro talento effusivo, delle nostre inclinazioni perfette. Prepariamoci a combattere, o miei prodi legionari!”
” Agli ordini, preessoré! “