Fondato a Racalmuto nel 1980

“Della mia dichiarazione su FB riportate solo le prime righe e non il resto”

Così Antonio Di Grado, Direttore della Fondazione Sciascia, in relazione al nostro articolo “Testimoni di Geova. Alla Fondazione è polemica”

Antonio Di Grado, Direttore Letterario Fondazione “Leonardo Sciascia

Il Prof. Antonio Di Grado, Direttore Letterario della Fondazione “Leonardo Sciascia”, ha postato sulla pagina facebook del nostro giornale un commento relativo all’articolo  Testimoni di Geova alla Fondazione. É polemica, pubblicato dal malgradotuttoweb lo scorso 23 marzo con una dichiarazione, tra le altre, del Professore Di Grado. In relazione a questa dichiarazione il Direttore Letterario della Fondazione scrive:

“Cari amici, mi spiace che della mia dichiarazione su FB abbiate riportato solo le prime righe e non il resto, nel quale non mi appellavo a regolamenti per giustificare quella scelta ma anzi la rivendicavo con fermezza. Come fa il mio amico Gaetano Savatteri a paragonare i Testimoni di Geova a “terrapiattisti e negazionisti della Shoà”? Ma vi siete documentati? Ma lo sapete che dopo ebrei e oppositori politici sono stati proprio loro le più numerose vittime della Shoà? Ma lo sapete che, come ieri Hitler, oggi è Putin che li perseguita e incarcera? La loro è una confessione religiosa come altre, che per me laico è degna di rispetto come la chiesa cattolica, che solo grazie all’articolo 7 della Costituzione, retaggio mussoliniano, gode dell’assurda qualifica di “religione di stato”. Se la sala della Fondazione l’avesse chiesta il parroco, niente scandalo, vero? E invece un’istituzione davvero laica non fa differenza fra il parroco, il pope ortodosso, il pastore valdese e perché no l’imam musulmano e il monaco zen. (E spero che questa mia dichiarazione venga riportata anche a commento dell’articolo cartaceo.)”.

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