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Agrigento Capitale della Cultura. “Creare le condizioni base di accoglienza e servizi minimi”

“A partire dalla mobilità interna, sia con i mezzi pubblici molto carenti che con parcheggi, oggi inesistenti. Infine, non ci si può rassegnare al decoro urbano abbandonato a se stesso”. Così Alfonso Buscemi, segretario generale della Cgil di Agrigento, e Salvina Mangione, segretaria generale del Filcams Cgil, Sindacato del commercio turismo e servizi

Agrigento. Foto di Angelo Pitrone

“Il titolo di “Agrigento Capitale della Cultura 2025” sembra rafforzare i buoni risultati che si sono registrati negli ultimi anni rispetto alla presenza di turisti con numeri importanti. Sembra che per la prossima stagione estiva ci siano già prenotazioni che fanno ben sperare, considerato che nelle festività del 25 aprile e primo maggio ci sono le strutture piene. Un titolo di giornale diceva: “Per hotel e ristoranti sarà un anno d’oro”. Ottima notizia! “L’esperienza ci dice che ciò non è sufficiente, come è stato dimostrato nel passato, se poi non si creano le condizioni base di accoglienza e servizi minimi, a partire dalla mobilità interna sia con i mezzi pubblici molto carenti che con parcheggi, oggi inesistenti. Infine, non ci si può rassegnare al decoro urbano abbandonato a se stesso. Certamente su questo l’Amministrazione deve fare molto di più, ma è necessario che anche i cittadini facciano la loro parte”.

Così Alfonso Buscemi, segretario generale della Cgil di Agrigento e la segretaria generale del Filcams (il Sindacato del commercio turismo e servizi) Salvina Mangione.

“Se il Turismo nella nostra provincia cresce – spiegano – e se è vero che il reddito di cittadinanza verrà sostituito da un nuovo strumento sussidiario, è altrettanto vero che i nostri giovani e meno giovani, molti dei quali rimasti impigliati nella rete delle innumerevoli crisi, hanno la necessità e la volontà di recuperare fiducia nel mondo imprenditoriale agrigentino. Solo nel 2022 la Campagna Nazionale promossa dalla Filcams Cgil ” Turismo sotto sopra” ha consegnato alla categoria territoriale segnali preoccupanti nel mondo del lavoro, sebbene abbiamo incontrato anche casi isolati di buone prassi. Applicare i giusti contratti, tentare la destagionalizzazione e l’emersione dal lavoro sfruttato, nero e grigio è una rivoluzione culturale nella nostra provincia”.

“Auspichiamo e chiediamo all’impresa turistica, nelle sue declinazioni – concludono Alfonso Buscemi e Salvina Mangione – di aprire un nuovo dialogo con le parti sociali e di approcciarsi alla nuova stagione con la giusta attenzione al mondo del lavoro, che non è fatto solo di offerta e proposta, ma di buona offerta e giusta risposta”!

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