Passeggiata tra i sentieri della campagna della Noce con un cicerone d’eccezione, il giornalista Felice Cavallaro
Alla scoperta del territorio. La Pro loco di Racalmuto ha avviato ieri un tour nelle contrade del paese per far conoscere meglio, a soci e simpatizzanti, particolari e caratteristiche dei principali luoghi di villeggiatura attraverso racconti degli stessi residenti, passeggiate e momenti di convivialità e amicizia.
Come è successo questa domenica alla Noce, la contrada a pochi chilometri dal paese divenuta celebre grazie allo scrittore Leonardo Sciascia, ma la cui storia ha origini antiche legate anche al nome di Gaspare Matrona, l’illuminato sindaco dell’Ottocento che contribuì, assieme alla classe dirigente e politica del suo tempo, alla crescita di Racalmuto.
I partecipanti a questa prima giornata, attraverso lunghe passeggiate, hanno ammirato le bellezze del paesaggio, le distese di frumento, gli uliveti e i mandorleti. E il silenzio. Poi, accolti dal giornalista Felice Cavallaro, che in un angolo di questa campagna ha affetti e radici, gli angoli amati da Sciascia e dai suoi “Amici della Noce”.
Cavallaro, apprezzando l’iniziativa della Pro loco, del presidente Angelo Giudice, di tanti collaboratori come Lillo Giangreco e Piero Baiamonte, ha raccontato le passeggiate dello scrittore tra questi sentieri, il luogo dove si trovava il telefono della contrada di cui lo stesso Sciascia si servì per parlare al mondo, il “Giardino delle lucciole” che lo stesso Cavallaro, ideatore della “Strada degli Scrittori”, ha dedicato alle prime pagine de L’affaire Moro.
A casa di un’altra storica residente della contrada, l’insegnante Franca Zagone, il gruppo della Pro loco ha trascorso momenti di convivialità degustando prodotti tipici del territorio racalmutese.