Fondato a Racalmuto nel 1980

Racalmuto, la Pro loco alla scoperta delle contrade

Passeggiata tra i sentieri della campagna della Noce con un cicerone d’eccezione, il giornalista Felice Cavallaro

Alla scoperta del territorio. La Pro loco di Racalmuto ha avviato ieri un tour nelle contrade del paese per far conoscere meglio, a soci e simpatizzanti, particolari e caratteristiche dei principali luoghi di villeggiatura attraverso racconti degli stessi residenti, passeggiate e momenti di convivialità e amicizia.

Come è successo questa domenica alla Noce, la contrada a pochi chilometri dal paese divenuta celebre grazie allo scrittore Leonardo Sciascia, ma la cui storia ha origini antiche legate anche al nome di Gaspare Matrona, l’illuminato sindaco dell’Ottocento che contribuì, assieme alla classe dirigente e politica del suo tempo, alla crescita di Racalmuto.

I partecipanti a questa prima giornata, attraverso lunghe passeggiate, hanno ammirato le bellezze del paesaggio, le distese di frumento, gli uliveti e i mandorleti. E il silenzio. Poi, accolti dal giornalista Felice Cavallaro, che in un angolo di questa campagna ha affetti e radici, gli angoli amati da Sciascia e dai suoi “Amici della Noce”.

Cavallaro, apprezzando l’iniziativa della Pro loco, del presidente Angelo Giudice, di tanti collaboratori come Lillo Giangreco e Piero Baiamonte, ha raccontato le passeggiate dello scrittore tra questi sentieri, il luogo dove si trovava il telefono della contrada di cui lo stesso Sciascia si servì per parlare al mondo, il “Giardino delle lucciole” che lo stesso Cavallaro, ideatore della “Strada degli Scrittori”, ha dedicato alle prime pagine de L’affaire Moro.

A casa di un’altra storica residente della contrada, l’insegnante Franca Zagone, il gruppo della Pro loco ha trascorso momenti di convivialità degustando prodotti tipici del territorio racalmutese.

LE FOTO

Condividi articolo:

spot_img

Block title

“Il 25 aprile per me è sempre stato mio padre”

Gildo Moncada, il ricordo e la storia di un partigiano  

Il 25 Aprile e la nostra Costituzione, nata dal sacrificio dei partigiani

In questa giornata di festa non si tratta solo di fare memoria del passato, e neanche solo di commemorare caduti, ma di fare un bilancio su come e quanto si sia continuati a liberare o invece si sia rimasti fermi o addirittura caduti all’indietro.

“La memoria fondamento della Libertà”

Ottantesimo Anniversario del 25 Aprile, Sciacca rende omaggio ai Partigiani Saccensi

“Occorre sognare ancora per questa Sicilia”

"Per Agrigento Capitale della Cultura basterebbe unità e visione per lasciare un segno a questa terra meravigliosa"