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Le Madri della Repubblica

Riprendiamo il nostro racconto sulla loro vita e sul loro impegno ricordando oggi Adele Bei e Angela Gotelli

Le Madri Costituenti
Le madri Costituenti

Ricordare le figure politiche femminili che hanno contribuito alla ricostruzione del nostro Paese per tramandarne la memoria. Il grande contributo che le 21 Madri Costituenti hanno dato alla Repubblica non può  essere ignorato.

Riprendiamo il nostro racconto sulla loro vita e sul loro impegno ricordando oggi Adele Bei e Angela Gotelli

Adele Bei fu un’antesignana del rispetto del linguaggio di genere, non utilizzava il maschile inclusivo e si definiva orgogliosamente senatrice. Suo padre era un boscaiolo di fede socialista e lei era la terza di ben undici figli. Frequentò la scuola fino alla terza classe poi studiò da autodidatta. Nel 1925 aderì al partito Comunista ed espatriò in Francia.

Otto anni dopo, mentre si trovava temporaneamente in Italia, venne arrestata per attività sovversiva e condannata a  diciotto anni di reclusione. Ne trascorrerà otto nel carcere delle Mantellate prima a Roma e poi a Perugia, infine fu confinata all’isola di Ventotene. Da questo luogo scriveva:” Stavo ore ed ore a respirare l’aria di mare come un affamato che ritrova il cibo dopo tanti giorni di digiuno”. Quella condanna le fu inflitta con un “processo-farsa” durato appena venti minuti e su cui, ancora oggi, non si è fatta pienamente luce.

Adele Bei fu molto attiva nei” Gruppi di Difesa della Donna”. Durante il fascismo si era costituita una rete di lavoratrici, di cui lei faceva parte, di vari settori, dalle operaie della Manifattura Tabacchi alle impiegate della Biblioteca Nazionale, che lottarono contro il regime. Ad esempio le lavoratrici delle poste intercettavano e bloccavano le lettere dirette ai comandi fascisti e nazisti con le indicazioni e gli ordini di arrestare i sovversivi.  Avvertivano così gli interessati che con la fuga evitavano carcere e torture.

Dopo la sua elezione all’Assemblea Costituente, Adele fu nominata senatrice a diritto per meriti antifascisti. E’ stata anche responsabile della Commissione Nazionale della CGIl. Sempre sensibile alle problematiche del mondo femminile il suo fu un impegno politico costante per far ottenere più diritti alle lavoratrici e migliorare la condizione delle carceri femminili.

Angela Gotelli, fu eletta alla Costituente nelle fila della Democrazia Cristiana. Aveva partecipato alla Resistenza italiana trasformando la sua casa nella sede del comando locale partigiano. In quella casa trovarono cibo e alloggio anche tanti sfollati. Prima della guerra si era laureata in filosofia all’Università di Genova ed aveva insegnato al Ginnasio di Trieste.

Con lo scoppio del conflitto entrò nel Corpo delle Crocerossine spostandosi di città in città per prestare soccorso ai feriti dopo i bombardamenti. Nel 1944, senza timore e con coraggio, trattò personalmente uno scambio di ostaggi civili con prigionieri tedeschi.  Il suo atto evitò gravi rappresaglie in alcuni centri dell’Emilia Romagna e della Liguria.

Fu eletta all’Assemblea Costituente con 20.257 voti e spesso lavorò fianco a fianco con Nilde Iotti per sostenere i diritti delle donne ed in  particolare il loro accesso alla magistratura. Ricoprì il ruolo di Sottosegretaria alla Sanità per due legislature. Partecipò a 151 progetti di legge che vennero tutti realizzati. Dal 1951 al 1958 fu sindaca di Albareto ed in quel comune, durante la sua sindacatura migliorò notevolmente scuole e trasporti su cui aveva focalizzato la sua attenzione.

Anche lei scelse di rimanere nubile ma fu “madre” di tanti e tante: dal 1963 al 1973 fu Presidente dell’Opera nazionale per la Protezione della maternità e dell’infanzia.

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