Naro, capitale del barocco agrigentino, per una notte è diventata una città argentina sulle note del celebre ballo
Non siamo a Buenos Aires e neanche a Cordoba o Mendoza. Ci troviamo a Naro, capitale del barocco agrigentino, e che per una notte è diventata una città Argentina sulle note del tango.
Balli, musica e canzoni dal vivo con tangueri arrivati da varie località della Sicilia – da Agrigento, Favara, Porto Empedocle, Palma di Montechiaro, Licata, Gela, Caltanissetta, Enna, Palermo, Casteltermini, Racalmuto, Canicattì, Mazara del Vallo, Patti, Roma e anche dalla Germania – per una serata di tango argentino che ha coinvolto un pubblico numeroso, curioso e attento.
La barocca piazza Garibaldi di Naro gremita, illuminata a festa, ha fatto da scenario alla manifestazione organizzata dall’AICS di Agrigento, presieduta da Giuseppe Petix.
“Ringrazio – dice Lorella Zarbo, dirigente provinciale Aics dipartimento arte e cultura- l’amministrazione comunale di Naro, guidata dal sindaco Mariagrazia Brandara, che ha fortemente voluto inserire nel cartellone dei festeggiamenti per San Calogero anche l’evento Naro in tango, l’assessore all’arte e spettacolo Angelo Scanio, i maestri Franco Cappello ed Emilia Marino della scuola di ballo Bailart Agrigento, che hanno coinvolto i maestri delle scuole di ballo da tutta la regione, facendoli ballare con la selezione musicale del maestro Francesco Cappello, la cantante lirica Agata Sardo, il musicista Fabio Navarino, l’associazione Piazza Garibaldi, gli sponsor Messina ristorazione, C/ Company e la casa di riposo Val Paradiso che hanno contribuito, ognuno per la propria parte, alla riuscita della magnifica manifestazione Naro in tango”.