Le riflessioni di Charles Criminisi, presidente della “Sicily Cultural Society of Hamilton”, con radici a Racalmuto, sul rapporto tra le due città gemelle: “Credo che la genialità del gemellaggio risieda nel fatto che è guidato dalla passione e dal dovere, due elementi che sono una parte eterna della condizione umana e ci sosterranno nel futuro”
Passione: sentimento o convinzione intensa, motivante o opprimente. Dovere: la forza dell’obbligo morale. Penso spesso a questi due termini come a due facce della stessa medaglia. Hanno molto in comune e, a mio avviso, sono ciò che spinge molti di noi a fare ciò che facciamo e farlo al massimo delle nostre potenzialità.
Riflettendo sulla recente visita ad Hamilton del sindaco Vincenzo Maniglia e della sua delegazione, tornavo continuamente alla “passione” e al “dovere”. Spiegano sia lo scopo della visita sia il modo in cui i nostri fratelli racalmutesi sono stati accolti dalla loro famiglia Hamilton durante la loro visita dal 27 settembre al 4 ottobre 2022. Il sindaco Maniglia ha sintetizzato gli scopi di quella visita: continuare a coltivare e rafforzare i legami tra le città gemelle di Racalmuto e Hamilton, esplorare e sviluppare opportunità economiche, culturali e sociali affinché i nostri cittadini possano lavorare insieme, promuovere l’iniziativa dell’associazione “Vivi Racalmuto” del nuovo “Ciliu degli Emigrati”.
Ciascuno di questi obiettivi ha, al centro, un senso di obbligo o dovere mentre, allo stesso tempo, è ispirato da forti sentimenti di emozione o passione. Ci si potrebbe chiedere: perché ci interessa il rapporto tra una piccola città in Sicilia e una grande città cosmopolita e diversificata in Canada? Cosa hanno in comune? Gli immigrati hanno lasciato il loro paese di nascita molto tempo fa e il mondo è cambiato, quindi perché dovremmo preoccuparci ancora l’uno dell’altro?
A mio avviso, la risposta a queste e ad altre domande risiede nel naturale desiderio umano di trovare e dare un senso a noi stessi e al mondo che ci circonda. Questo è naturale ma non può essere spiegato facilmente poiché è radicato nella psicologia, nell’esistenzialismo e nel bisogno fondamentale di trovare un senso di appartenenza.
La spiegazione non è facile, ma possiamo cominciare a trovare risposte se le guardiamo dal punto di vista della passione e del dovere. La delegazione era guidata dal sindaco di Racalmuto accompagnato dall’arciprete Don Carmelo La Magra, dal presidente di “Vivi Racalmuto” Giancarlo Matteliano e dal suo collaboratore Domenico Romano e Antonio Puma. Ciascuno di loro incarnava cosa significa preoccuparsi dei forti legami tra la madre patria e il luogo lontano chiamato Hamilton. Sono arrivati fin qui e hanno dato molto di sé durante la loro visita con un forte senso di sacrificio, passione e dovere.
La comunità di Hamilton li ha accolti a braccia aperte come se fossero membri della nostra famiglia che non vedevamo da molto tempo. Questo senso di obbligo familiare e amore è stato applicato ai nostri ospiti. Come ha detto Don Carmelo durante la santa messa del 2 ottobre, “siamo unica famiglia”. Per quelli di noi che non sono nati in Italia e appartengono alla seconda, terza e successiva generazione di immigrati, visite come questa ci danno un’idea migliore di chi siamo e perché siamo come siamo. A questo proposito, come ha detto sempre Don Carmelo, “un senso che la vita è utile”.
Sia la delegazione di Racalmuto che noi riconosciamo la passione e il legame familiare che proviamo quando siamo insieme, pur avendo allo stesso tempo una visione chiara del nostro dovere verso coloro che sono venuti prima di noi, noi stessi e le generazioni future, mantenere viva la fiamma creando progetti e altre pietre miliari che si realizzano nel presente, rispettano il passato e guardano al futuro.
Il gemellaggio di Hamilton e Racalmuto a metà degli anni ’80 ci ha fornito un veicolo per riunirci regolarmente con uno scopo comune. Ha dimostrato di essere un catalizzatore duraturo per molte idee, iniziative e collaborazioni. Credo che la genialità del gemellaggio risieda nel fatto che è guidato dalla passione e dal dovere, due elementi che sono una parte eterna della condizione umana e ci sosterranno nel futuro.
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“Sentiamo una responsabilità verso noi stessi e verso i nostri figli.
Proviamo una passione inspiegabile”
Passione e dovere. Penso spesso a questi due termini come a due facce della stessa medaglia. Hanno molto in comune e, a mio avviso, sono ciò che spinge molti di noi a fare ciò che facciamo e a farlo al massimo delle nostre potenzialità”.
Nella prima parte di queste riflessioni ho riflettuto sulla visita lo scorso autunno del sindaco di Racalmuto e della sua delegazione, e sul significato di essa nella storia del rapporto di lunga data tra le città di Hamilton e Racalmuto. Quella visita ha portato direttamente a un notevole interesse nella nostra comunità canadese di persone che fanno risalire i loro antenati alla Sicilia. Questo interesse sta per realizzarsi con un grande gruppo proveniente da Hamilton in questi giorni. Molti altri si uniranno a noi. So anche che c’è un gruppo significativo proveniente dal Belgio e anche persone dalla Germania, Inghilterra e Francia.
A ciascuno di questi gruppi si uniranno i leader politici della comunità. Sarà presente la sindaca di Hamilton, Andrea Horwath. La sua presenza è significativa in quanto segnala l’importanza della diaspora racalmutese per la storia e lo sviluppo della nostra grande città. È la più recente di una lunga serie di leader di Hamilton che visitano Racalmuto e partecipano al crescente rapporto tra le nostre comunità. Il sindaco Horwath continua una lunga tradizione iniziata dal sindaco Bob Morrow e, più recentemente, dal sindaco Fred Eisenberger.
La ragione principale del rinnovato interesse per Hamilton per tutto ciò che riguarda Racalmuto, è la riunione internazionale di quest’anno delle persone le cui famiglie hanno lasciato questo bellissimo centro situato nel cuore della Sicilia. Il Ritorno come l’ha battezzata “Vivi Racalmuto” e Giancarlo Matteliano. L’altro motivo è celebrare l’inaugurazione del nuovo “Ciliu degli Emigrati”, progetto a cui la nostra comunità ha dato un significativo contributo economico.
La ragione principale per la venuta del nostro grande gruppo è, come ho detto altre volte in passato, un desiderio ardente tra quelli di noi che fanno risalire le nostre origini alla Sicilia e che vogliono saperne di più sulla nostra identità e patrimonio. Come ho anche detto molte volte prima – anche attraverso il giornale Malgrado tutto, un altro “ponte” che continua a legare Racalmuto con tutti i Racalmutesi nel mondo – Hamilton è semplicemente un altro quartiere di Racalmuto. E quale posto migliore per trovare la propria identità se non nel proprio quartiere? Questo è un regalo meraviglioso per tutti noi: c’è chi vive in Sicilia e chi vive in Canada. Ma tutti assieme celebriamo la nostra comune ascendenza, cultura, identità e famiglia.
In questi giorni durante la Festa del Monte ci saremo noi assieme ai nostri fratelli e sorelle dal Belgio, dalla Germania, dall’Inghilterra e dalla Francia. Sono sicuro che il loro scopo e ciò che cercano è lo stesso di noi. Che meravigliosa testimonianza dei nostri antenati comuni!
Staremo tutti insieme. Quelli di noi che non vivono in Sicilia facciamo le valigie, saliamo in aereo, percorriamo lunghe distanze, tutto all’insegna del “dovere e passione”. Sentiamo una responsabilità verso noi stessi e verso i nostri figli. Proviamo una passione inspiegabile. Questo è il carburante che mantiene viva la fiamma della nostra parentela.
Ci piace ricongiungersi con amici e familiari, camminare per le strade di Racalmuto e avere la sensazione dell’appartenenza e che questa è la nostra “casa”, assaggiare e degustare la granita, i taralli e la cubaita, ascoltare i tammurinara, assistere allo spettacolo ed emozionarsi per l’esperienza della Festa della Madonna del Monte. E ancora: vedere l’alba sulle colline della Sicilia, respirare l’aria che afferma la vita che veniva respirata dai nostri antenati, essere felici e commuoversi.
Sono grato per tutto questo. E lo sono – ne sono certo – anche coloro che si uniranno a me in questi giorni a Racalmuto.
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Passion: intense, driving, or overmastering feeling or conviction.
Duty: the force of moral obligation
I often think of these two terms as two sides of the same coin. They have much in common and, in my view, are what drive many of us to do what we do and do it to our fullest potential.
When reflecting on the recent visit to Hamilton by Sindaco Vincenzo Maniglia and his delegation, I kept coming back to “passion” and “duty”. They explain both the purpose of the visit and the way our Racalmutese brothers were welcomed by their Hamilton family during their visit from September 27 to October 4, 2022.
Sindaco Maniglia stated the purpose for the visit as follows:
1) Continue to nurture and strengthen ties between the twin cities of Racalmuto and Hamilton
2) Explore and develop economic, cultural and social opportunities for our citizens to work together
3) Promote Vivi Racalmuto initiative of a new Ciliu dei immigranti
Each of these objectives have, at their core, a sense of obligation or duty while, at the same time, being inspired by strong feelings of emotion or passion.
One might wonder: why do we care about the relationship between a small town in Sicily and a large cosmopolitan and diverse City in Canada? What do they have in common? The immigrants left their country of birth a long time ago and the world has changed so why should we still be concerned with one another?
In my view, the answer to these and other questions lies in the natural human desire to find and make sense of ourselves and the world around us. This is natural but cannot be explained easily as it is rooted in psychology, existentialism, and the basic need to find a sense of belonging.
The explanation is not easy but we can begin to find answers if we look at them from the point of view of passion and duty.
The delegation was led by the Sindaco of Racalmuto accompanied by Archiprete Don Carmelo La Magra, President of Vivi Racalmuto Giancarlo Matteliano, tourism representative Domenico Romano, and England representative of Vivi Racalmuto Antonio Puma. Each of these gentlemen epitomized what it means to care about the strong ties between the motherland and the faraway place called Hamilton. They came so far and gave much of themselves during their visit with a strong sense of sacrifice, passion and duty.
The community of Hamilton received them with open arms and welcomed them to our adopted home as if they were members of our family whom we had not seen in a long time or perhaps never. This sense of familial obligation and love was applied to our guests. As Don Carmelo said during the holy mass on October 2, “siamo unica famiglia” (we are one family). For those of us who were not born in Italy and are of 2nd, 3rd and later generations of immigrants, visits such as this give us a better sense of who we are and why we are the way we are. It gives us a sense of purpose. In this regard, as Don Carmelo also said during Mass, “Un senso che la vita e utile”.
Both the delegation from Racalmuto as well as we their hosts recognize the passion and familial connection we feel when we are together while at the same time having a clear view that we owe a duty to those who came before us, ourselves, and future generations, to keep the flame alive by creating projects and other touchstones that are made in the present, respect the past and look to the future.
The twinning of Hamilton and Racalmuto in the mid 1980s provided a vehicle for us to come together on regular basis with a united sense of purpose. It has proven to be a lasting catalyst for many ideas, initiatives, and collaborations. I believe the genius of the twinning lies in the fact that is driven by passion and duty, two elements that are an eternal part of the human condition and will sustain us into the future.
As mentioned in the title, this is the first of a three part series, documenting the continued strengthening of ties amongst Racalmutese around the world. The next piece will deal with an upcoming visit during the summer of 2023 for the first international Raduno and inauguration of the new Ciliu dei immigrant as well as the annual Festa. The third and final piece will address reflections after the above noted visit.
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I often think of these two terms as two sides of the same coin. They have much in common and, in my view, are what drive many of us to do what we do and do it to our fullest potential”.
In part one, I reflected on the recent visit by the mayor of Racalmuto and his delegation, and the significance of it in the history of the longstanding relationship between the cities of Hamilton and Racalmuto. That visit lead directly to significant interest in our Canadian community of people tracing their ancestry to Sicily. That interest is about to be realized with a large group coming from Hamilton this July. At the time of writing, the group numbers almost 70 people. These are only the ones that I am personally aware of. I am sure that there are many others who will be joining us. I also know that there is a significant group coming from Belgium and also people from Germany, England and France.
Joining each of these groups will be political and community leaders. The newly elected mayor of Hamilton, Andrea Horwath, will be in attendance. Her presence is significant as it signals the importance of the Racalmutese diaspora to the history and development of our great city. She is the most recent in a long line of Hamilton leaders visiting Racalmuto and participating in the growing relationship amongst our communities. Mayor Horwath continues a long tradition started by mayor Bob Morrow and, more recently, Mayor Fred Eisenberger.
The principal reason for the renewed interest in Hamilton for all things Racalmutese, is this year’s international reunion of people whose families left this beautiful city in Sicily. The Raduna as it has been named by Vivi Racalmuto and its leader Giancarlo Matteliano. The other reason is to celebrate the inauguration of the new Ciliu dei immigrant, project to which our community has made significant financial contribution.
The overarching reason for our large group coming is, as I’ve said in the past, a burning desire amongst those of us who trace our origins to Sicily and who want to learn more about our identity and heritage. As I also have said many times before, Hamilton is simply another neighborhood of Racalmuto and where better to find your identity then in one’s own neighborhood. This is a wonderful gift for all of us. Those who live in Sicily and those who live in Canada. To celebrate our shared ancestry, culture, identity, and family.
We will be joined by our brothers and sisters from Belgium, Germany, England and France. I am sure that their purpose and what they seek is the same as us. What a wonderful testament to our shared ancestry!
Very soon, we will all be together. Those of us who do not live in Sicily we’ll pack our bags, get on airplanes, travel long distances, all for the purposes of “dovere e passione”. We feel a responsibility to ourselves and to our children. We feel an inexplicable passion. This is the fuel that keeps the flame of our kinship alive.
We can’t wait for any one or more of the following experiences:
– Reuniting with friends and family
– Walking the streets of Racalmuto and having the sense that we belong and that this is our “home”
– Our first taste of “cubaita”
– Hearing the drums, seeing the spectacle and being moved by the experience of the Festa
– Seeing the sunrise over the hills of Sicily
– Breathing the life affirming air that was breathed by our ancestors
– Crying
– Laughing
I am grateful and so are those who will join me, for our shared history in kinship.
In the third and final part of this series I will address the visit that we will all make this summer and provide some reflections.