Al Teatro del Parco Archeologico della Valle dei Templi in scena lo spettacolo “L’Ultima Estate. Falcone e Borsellino 30anni dopo” scritto da Claudio Fava e dedicato ai due magistrati. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Nazionale Magistrati, sottosezione di Agrigento, e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento
Il prossimo 19 luglio, alle 21,30, al Teatro del Parco Archeologico della Valle dei Templi andrà in scena lo spettacolo “L’Ultima Estate. Falcone e Borsellino 30anni dopo”.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Nazionale Magistrati, sottosezione di Agrigento, e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento.
“Con la volontà – spiegano i promotori – di mantenere viva la memoria di due grandi uomini e magistrati. Un momento di riflessione – aggiungono – e ricordo aperto alla comunità agrigentina. Lo spettacolo costruito con grande intensità, che fin dal debutto (al Teatro Stabile di Catania nell’aprile 2022) ha riscosso un enorme successo di pubblico e di critica e proprio ad Agrigento festeggerà le 100 repliche”.
Nella nota viene inoltre sottolineato che L’Ultima Estate è stato rappresentato nei più importanti teatri europei e italiani, e in sedi istituzionali come la Corte di Giustizia Europea in Lussemburgo e che è stato inoltre insignito, lo scorso ottobre, del prestigioso “Premio Scudo”.
“L’Ultima Estate. Falcone e Borsellino 30anni dopo” è un ritratto intenso di due uomini e amici, della loro forza e della loro umanità, del loro senso profondo dello Stato. Scritto da Claudio Fava, diretto da Chiara Callegari e interpretato da Simone Luglio e Giovanni Santangelo.
“Sulla scena pochi elementi essenziali perché è la parola a prevalere su tutto. Parola che emerge dai tasti di una macchina da scrivere o riprodotta da un registratore, che si manifesta nelle chiacchierate tra i due. Parola che arriva al pubblico e, alla fine dello spettacolo, si fa domanda: “quale parte tocca a noi, adesso”? A trent’anni dalle stragi uno spettacolo che risveglia le coscienze degli adulti e illumina quelle delle nuove generazioni”.