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“Anime che si chiamano”

Palermo, nel giorno della commemorazione della strage di via d’Amelio a Palazzo dei Normanni è andato in scena lo spettacolo di Antonella Morreale, che ha ridato voce, in un turbinio di emozioni, alle varie Anime di vittime della Mafia.

Un momento dello spettacolo

Civico 21 di via Mariano D’Amelio, nel cuore della Palermo bene. E’ il 19 luglio del 1992 di una domenica dove la gente del capoluogo cerca la frescura delle acqua di Mondello o quelle di Aspra e Porticello.

Un boato fa tremare la città e sull’asfalto in fiamme Cosa Nostra decreta la morte del Giudice Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walder Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto  alla seconda strage di quel maledetto 1992 è l’agente Antonino Vullo, miracolato perché stava posteggiando l’auto poco distante dal punto della deflagrazione.

Non c’era quel clima anomalo e caldo di questi giorni; ma la Sicilia stava vivendo una stagione rovente, riscaldata dal tritolo della mafia e dalla rabbia dei siciliani onesti. A distanza di trentuno anni Paolo Borsellino, con quel sorriso sornione, le piccole frasi eloquenti e la sigaretta accesa è sempre vivo nel ricordo dei siciliani. E non solo. E ieri sera la sua anima, in abito bianco, ha dato appuntamento a tante altre anime vittime delle organizzazioni mafiose negli eleganti Giardini Reali di Palazzo dei Normanni, davanti autorità cittadine, deputati e illustri ospiti. Il tutto grazie alla compagnia teatrale Arcobaleno che ha portato in scena la pièce teatrale “Anime”, tratto da “Anime che si chiamano”, scritta da Antonella Morreale per la regia di Franco Sodano.

“Nel giorno della commemorazione della strage di via d’Amelio, con questa rappresentazione – ci dice l’autrice Antonella Morreale – si è ridata voce alle varie Anime di vittime della Mafia in un turbinio di emozioni che ha coinvolto il pubblico. Ai nostri attori sono stati tributati applausi a scena aperta e siamo soddisfatti perché i presenti hanno colto il senso del nostro messaggio teatrale”.

“Anime” ha calcato numerosi palcoscenici e prestigiosi teatri non solo siciliani, ed è reduce da matinée nelle scuole per portare a conoscenza dei ragazzi le vite di Falcone, Morvillo, Borsellino, Livatino, Padre Puglisi, Dalla Chiesa, dei piccoli Di Matteo e Pompeo nonché di agenti di scorta e familiari, questi ultimi pur rimanendo in vita sono morti dentro.

Sul palco si sono susseguiti Ignazio Enrico Marchese, Giusi Urso, Loredana Spirio, Graziella Lazzaro, Carmelo Capodici, i giovani Alessio e Damiano Piscopo, Franco Sodano, Fabio Piscopo,  Antonella Di Vincenzo, Antonella Vinciguerra, Carmelo Lazzaro, Daniela Lunetto, Ida Agnello, Laura Pompeo, Lillo Pecoraro, Oriana Paolocà, Matilde Alù Catania, Rosalia Cacciatore, Susy Indelicato, Teresa Cinque e Giovanna Dominici. Le ballerine Laura Sodano, Giorgia Angiolosanto, Desireè Borrelli e Federica Martini. Le musiche di Franco Sodano e Gigi Finestrella sono state eseguite da Elisabetta Ruggeri, Crocetta Farruggia, Gioacchino Marrella, Alfonso Bonfiglio e Mimmo Pontillo. Direttrice di scena Virna Paolocà.

A fine spettacolo è intervenuto l’on Ismaele La Vardera, vice Presidente della Commissione Antimafia, che ha sottolineato l’importanza della memoria ed invitato a non smettere di cercare ancora verità su stragi e delitti che hanno reso martiri questi eroi che hanno  dedicato la loro vita alla giustizia e a tutte le vittime innocenti più o meno note.

 

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