Franco Fasulo. “Tutto rimane nei ricordi, nelle cose che ci siamo dette e scritte, nelle fotografie, nei suoi quadri, reliquie di un’amicizia”.
Ferragosto 2023, sono due anni che non vedo Franco. Ho cercato tra i messaggi di whats-up che Franco Fasulo mi aveva inviato, l’ultimo porta la data dell’11 ottobre 2022. Stava preparando una pagina sui suoi social col catalogo della prima mostra ad Agrigento del 2001 “ Il Blu e la Ruggine “, col Centro Pasolini, e mi comunicava la vendita di un suo grande quadro verde di navi, “Rotterdam”, venduto alla mostra di Roma.
Di solito due o tre volte l’anno tornava a casa ad Agrigento dalla sua Sartirana, dove si era trasferito nel 2004 per inseguire il suo sogno d’artista in Lombardia. Lo scopo era soprattutto di rivedere la sua amata mamma, le sorelle, le nipoti, gli amici e i suoi tanti collezionisti.
Ho controllato nel mio archivio fotografico e le ultime foto che ho trovato sono solo due cartelle risalenti al 2020, il 12 settembre e il 3 ottobre nello studio del nostro caro amico pittore Gianni Provenzano.
Questo appuntamento, nel tempo, era diventato un’occasione per poterci incontrare tutti e tre e poterci raccontare le novità degli ultimi mesi, i progetti, le mostre fatte e viste, i viaggi e le persone incontrate.
Franco nei suoi ritorni ad Agrigento era sempre più preso dai giri di incontri e di cene in famiglia e con gli amici, e il tempo non bastava mai. Qualche volta poteva succedere che saltasse il nostro incontro allo studio e ci ripromettevamo di rivederci senz’altro a breve al prossimo rientro.
Franco Fasulo è venuto a mancare il 5 novembre del 22. Questa è la prima estate senza Franco, e tutto rimane nei ricordi, nelle cose che ci siamo dette e scritte, nelle fotografie, nei suoi quadri, reliquie di un’amicizia.
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