Può sicuramente cambiare noi stessi, allontanandoci dall’indifferenza, dall’insensibilità, dall’odio, dalla violenza
Può la poesia cambiare il mondo? Può sicuramente cambiare noi stessi, allontanandoci dall’indifferenza, dall’insensibilità, dall’odio, dalla violenza.
Sto ovviamente parlando della poesia dell’umanità, quella che incita alla bellezza e non al sangue. Perché anche nella coppa della poesia può colare veleno. E non è la coppa da cui ho bevuto e bevo.
Ho amici che sempre più spesso mi chiedono brindisi con nettare divino.
È accaduto qualche giorno fa con un’amica poetessa di Castelvetrano, Fabiana Bia Cusumano, che ho conosciuto a Sciacca appena qualche settimana fa, e con un poeta di Santa Ninfa, Biagio Accardo, che qualche giorno fa mi ha fatto telefonicamente conoscere Bia.
Fili sottili che si muovono, che si incontrano, che si intrecciano.
Mi hanno cercato.
Mi hanno bussato alla porta.
Mi hanno parlato.
Mi hanno convinto.
Mi hanno coinvolto.
E così mi ritrovo nel manifesto di un festival non dedicato alla musica, non dedicata al teatro, non dedicato al nome di richiamo, ma alla poesia. ALLA POESIA.
Ma si può?
Ma non è impopolare?
A chi deve piacere?
Quante persone può attirare?
Quanti like potrà avere sui social?
Ma non è una follia?
Ripeto: si può?
A Santa Ninfa, comune della Valle del Belìce si può. E così hanno organizzato una rassegna dal titolo Attraversando versi: mondi di poeti, prevedendo tre incontri con tre poeti: Pietro Romano il 26 agosto, Daìta Martinez il 2 settembre, Franca Alaimo il 10 settembre, nella frescura della villa comunale dove saranno pure allestite estemporanee di pittura delle artiste Piera Ingargiola, Elisabetta Gucciardo, Susanna Caracci.
A dialogare con i poeti saranno Bia Cusumano, Biagio Accardo, Tino Traina, dopo gli interventi iniziali del sindaco Carlo Ferreri e dell’assessore alla Cultura Linda Genco.
“Tre incontri – si legge nella locandina – con affermati poeti. Tre modi diversi di esprimere vissuti personali e collettivi per elaborare ‘un mondo’ in cui provare ad abitare. Tre modi diversi di investigare il senso dell’acqua nei suoi rimandi esistenziali e simbolici”.
A Santa Ninfa io andrò, per far parte di questa per me nuova rete di persone che cercano vita tra le ferite dei terremoti quotidiani e la esprimono potentemente in versi con parole raccolte in mondi accessibili solo ai poeti, alle anime sensibili.
Proviamo sempre a risollevarci, con ogni mezzo anche dando voce alla poesia.
Da
