Salvatore Filippo Vitello, già Procuratore della Repubblica di Siena e oggi Avvocato presso la Procura d’Appello di Roma, ricorda la sua lunga amicizia con Antonio Carlisi, il dirigente medico che dal primo ottobre è andato in pensione
Bella lettera di saluto quella del mio grande amico (amico di una vita) Antonio Carlisi (Totò), che dal primo ottobre è andato in pensione
Totò è una persona generosa, capace di spendersi per chiunque abbia bisogno. Egli ha una particolare dedizione per le persone più umili, alle quali riversa tutte le sue attenzioni.
È sempre stato così, sin da quando studente liceale e universitario poi, era vicino ai ragazzi che mostravano qualche disagio nelle relazioni sociali o alle persone che avevano bisogno di sostegno. La sua stanza alla casa dello studente era luogo di ospitalità dei tanti amici di Grotte che si trovavano a Palermo per ragioni di salute. Totò era pronto ad accoglierli e ad offrire la sua presenza di conforto in ospedale per coloro che erano lì degenti.
Oggi salutiamo il bravissimo medico, la cui vocazione di servizio per gli altri ha basi valoriali forti, che lo hanno portato all’impegno politico nella comunità. Il modo di essere di Totò corrisponde al suo modo di sentire. Totò sin da ragazzo ha sempre avuto una particolare attenzione per la nostra comunità, dove ha avuto ruoli di primo piano, che ha svolto con indefettibile impegno, sempre teso a riannodare i fili di un dialogo, vero, autentico e gravido di risultati, lontano da logiche che ci portano ad un senso della ‘politica’, spesso sterile e poco attenta alla cura e tutela della dignità della Funzione pubblica.
Con questi sentimenti voglio esprimere tutto il mio affetto ad una persona con cui ho condiviso un pezzo importante della mia vita.
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