Giuseppe Piscopo ricorda il giornalista Vittorio Alfieri. “Nel mio cuore, da sempre, c’è un posto privilegiato per lui”.
Nel mio cuore da sempre c’è un posto privilegiato per lui. È stato il primo a farmi scrivere un articolo. Avevo 16 anni e frequentavo il liceo classico Empedocle di Agrigento. Mi contattò a scuola invitandomi alla redazione di Radio Diocesana Concordia, nei locali tra il Seminario e la Cattedrale di Agrigento. Arrivai nella redazione di quella radio accompagnato in auto da un amico “patentato” e mi disse: “Qui c’è la macchina da scrivere. Questa è la cartella con carta intestata della RDC: ci sono le misure per scrivere il pezzo. Scrivimi una notizia. Vai sicuro”.
Vittorio mi parlava usando il gergo giornalistico, come se io fossi cronista di lungo corso e non un principiante, anzi un debuttante. “Cura bene l’attacco. È il primo approccio che l’ascoltatore ha della notizia”. Poco dopo la mia notizia andò in onda, con la voce del lettore del radiogiornale. L’ascoltai, tremando dall’emozione, alla radio facendo ritorno a Favara. Da quel giorno raccontai Favara e anche Agrigento via telefono con lunghe corrispondenze telefoniche attraverso Radio Diocesana Concordia.
Andò così il mio primo incontro con Vittorio Alfieri, giornalista-galantuomo di Agrigento, che tre anni fa, era il 2 giugno del 2020, se ne è andato dopo una lunga malattia che ha affrontato con grande coraggio.
Vittorio Alfieri accese in me la passione per il giornalismo, dandomi sempre, negli anni, suggerimenti ed incoraggiamenti. Un uomo con stile. Mai fuori le righe. Ci ritrovammo dopo alcuni anni a scrivere fianco a fianco alla redazione del Giornale di Sicilia, nell’ufficio di corrispondenza di Agrigento, sopra lo storico negozio della Trottola.
Ci abbracciavamo sempre quando ci incontravamo a Porta di Ponte, in via Atenea, al Provveditorato (lui negli ultimi anni curava notizie sul mondo della scuola) e nei nostri tantissimi corsi di aggiornamento.
Vittorio è stato decisamente una figura importante del giornalismo agrigentino. Un giornalista che si è contraddistinto per la serietà, la professionalità e la passione che hanno sempre caratterizzato il suo lavoro.
E ancora oggi lo ricordo sempre con immutato affetto e stima, e consapevole che siamo ancora in tanti quelli che non lo abbiamo dimenticato.