Fondato a Racalmuto nel 1980

Favara, oggi l’inaugurazione del Presepe Vivente dei Frati Francescani

A prepararlo e animarlo i frati e i parrocchiani che per l’occasione diventeranno pastori, fabbri, calzolai, panettieri ed altre figure della vita popolana siciliana. 

Fra Alfio con i suoi parrocchiani

Ottocento anni fa, nel 1223, a Greccio fu preparato il primo Presepe da San Francesco, realizzato insieme all’amico Giovanni Velita, Signore di Greccio. Quest’anno, in occasione di tale ricorrenza in tante parti del mondo si stanno allestendo presepi con statue o personaggi viventi, dopo un periodo dove l’allestimento della capanna con San Giuseppe, la Madonna, il Bambino Gesù ha lasciato spazio ad Alberi di Natale e simboli legati più al consumismo e al commercio.

E Favara, che è legata al Santo d’Assise per la presenza storica dei Frati Francescani sul territorio, non si fa trovare impreparata al Natale e, ancora una volta, vede in tanti quartieri la realizzazione di angoli che rievocano Betlemme e la Natività. Suggestivo è il presepe vivente realizzato proprio nel giardino dei frati francescani, sulla collina che domina la città. Settimane di lavoro, tanta passione, tanto impegno che hanno coinvolto interi nuclei familiari e tanti volontari.

Giovedì sera, nel corso di una conferenza stampa, è stato presentato il Presepe Vivente 2023 che si candida a diventare una delle mete più gettonate in questo periodo natalizio, non solo dai residenti ma da tanta gente che verrà da fuori.

Un momento della conferenza stampa

“A prepararlo ed animarlo – ha detto  il guardiano del Convento Fra Alfio – saranno i frati francescani e i parrocchiani che per l’occasione diventeranno pastori, fabbri, calzolai, panettieri ed altre figure della vita popolana siciliana. L’inaugurazione è fissata per sabato,16 dicembre, alle 20 nello spazio del convento denominato “Il Giardino di Maria”.

Queste le date di apertura al pubblico: 16, 17, 23, 26, 30 dicembre 2023 e 6 gennaio 2024, con ingresso gratuito dalle 20:00 alle 22:00. Ogni serata una degustazione diversa: dal pani cunzatu alla minestra di San Giuseppe, dai cavatelli alla norma alla ricotta calda, fino al panettone e cannoli con ricotta il 6 gennaio. In particolare, il 30 dicembre sarà un pomeriggio dedicato ai più piccoli, dalle 16:00 alle 18:00.

Condividi articolo:

spot_img

Block title

“Gli sbirri di Sciascia”

La recensione di Teresa Triscari al libro di Giuseppe Governale 

“… e la magia del Natale ha inondato tutti i nostri cuori”

 Il concerto "In Coro per Natale" al Teatro Regina Margherita di Racalmuto uno spettacolo fatto di gioia, spontaneità e amore 

Un anfiteatro moderno nella Pinetina della Legalità alla scuola “Falcone Borsellino” 

Consentirà ad alunni e docenti di usufruire di uno spazio nuovo ed idoneo per eventi culturali e altre iniziative

E siamo a Palma di Montechiaro, per assaporare “u Risu da Vigilia di Natali”

Dalla città del Gattopardo una tipicità gastronomica pressoché unica nella nostra regione