Il progetto sarà avviato a febbraio in collaborazione con l’Università di Palermo e L’Istituto “Amato Vetrano”
Saranno avviate a febbraio le attività previste nei patti di collaborazione stipulati dal Comune di Sciacca con l’Università di Palermo e l’istituto agrario “Amato Vetrano” finalizzati allo studio e alla valorizzazione dei Giardini Storici di Sciacca. È quanto comunicano gli assessori Agnese Sinagra e Francesco Dimino che hanno promosso l’iniziativa.
“Diversi gli obiettivi – spiegano i due amministratori – tra cui quello di avviare progetti focalizzati sui Giardini Storici di Sciacca, come la villa comunale “Ignazio Scaturro”, la villetta “Lombardo” e la villetta “San Domenico”. Progetti che mirano a studiare e conoscere nel dettaglio la specificità del patrimonio vegetale di questi giardini storici e di grande pregio, fondamentali per produrre e avere una documentazione scientifica con la quale poter avviare altri progetti di manutenzione, di recupero, di valorizzazione. Previsto il censimento del patrimonio vegetale, ritenuto un’attività rilevante e innovativa per lo studio delle nostre storiche aree verdi”.
Il percorso, dal titolo “Biologia vegetale per la tutela e valorizzazione del verde urbano” di cui è referente il professore Giuseppe Bazan dell’Università di Palermo, vedrà una fase di formazione presso il Dipartimento universitario STEBICEF (plesso di Botanica) e una attività laboratoriale di analisi della componente floristica in campo alla Villa Comunale di Sciacca. Gli studenti dell’istituto “Calogero Amato Vetrano”, supportati dai docenti Maria Venezia, Benedetto Liotta e Leonardo Montalbano, realizzeranno il censimento e la mappatura delle specie vegetali presenti in villa con etichette e pannelli guida da installare nel giardino.
“Un progetto importante – sottolineano gli assessori Agnese Sinagra e Francesco Dimino – di attenzione e di conoscenza che parte dalla formazione e dal coinvolgimento dei più giovani per costruire conoscenze scientifiche e materiali per la valorizzazione del nostro patrimonio arboreo”.