Eseguiti i primi interventi nel reparto di Urologia dell’Ospedale di Sciacca
Il Rezum e una tecnica innovativa per trattare l’ipertrofia prostatica. Nel reparto di Urologia dell’ospedale di Sciacca, diretto dal dottor Michele Barbera, sono stati già eseguiti, per la prima volta, quattro interventi con questa innovativa metodica che “consiste – spiega l’Asp – nell’emissione di piccoli getti di vapore a 103 gradi a livello prostatico attraverso un apposito strumento endoscopico, dotato di un ago ricurvo, che viene inserito per via transuretrale per soli nove secondi nei punti da trattare. In tal modo si genera un “raggrinzimento” dell’adenoma prostatico con allargamento dell’uretra, garantendo quindi un buon flusso urinario e lo svuotamento vescicale. Rispetto alle metodiche tradizionali la tecnica Rezum, in uso adesso al “Giovanni Paolo II” di Sciacca, risulta certamente meno invasiva, garantisce tempi di dimissione più rapidi e, in generale, un recupero decisamente più precoce”.
“La nuova procedura – commenta il dottor Michele Barbera, primario del reparto di urologia – non è indicata soltanto per chi ha già un flusso urinario compromesso o nei soggetti portatori di catetere ma può benissimo essere eseguita su tutti i pazienti in sostituzione alla terapia medica o come suo coadiuvante sinergico. È un’ottima procedura da applicare nei pazienti defedati e, con terapie anticoagulanti in corso, cardiopatici e nei soggetti ad elevato rischio operatorio. In definitiva – conclude il dottore Barbera – la tecnica Rezum va particolarmente consigliata a tutti i portatori di catetere a permanenza e a coloro che, per vari motivi, non possono essere sottoposti a interventi tradizionali sull’ostruzione da ipertrofia prostatica”.