Le cause, come prevenirla e come curarla
L’intertrigine è una macerazione della pelle che può essere scambiata dal paziente per un’altra malattia della cute: la psoriasi, motivo per cui è sempre indispensabile consultare un dermatologo che saprà discriminare e prescrivere la corretta terapia.
L’irritazione della pelle e la sua degradazione, avviene quando le superfici della cute si strofinano l’una con l’altra imbrigliando al loro interno umidità. Oltre al fastidioso prurito che avverte il paziente nella zona rossa e irritata, può manifestarsi un’ infezione batterica o micotica che di conseguenza peggiora il quadro infiammatorio delle zone cutanee colpite. Il trattamento infatti, mira ad asciugare la pelle e ad eliminare le infezioni. Le aree più colpite sono quelle umide e calde, come la pelle sotto le mammelle, le zone inguinali, tra le pieghe di grasso nell’addome (nei soggetti in sovrappeso) nelle ascelle, in sede retroauricolare, a livello interdigitale, tra le dita delle mani e dei piedi e in quest’ultimo caso, per l’uso frequente di calzature troppo strette. Alcune volte, l’intertrigine, la troviamo agli angoli della bocca a causa della saliva stagnante: piccole fissurazioni ai lati della rima buccale per altro fastidiose e leggermente dolorose all’apertura della bocca.
L’intertrigine è più frequente nei soggetti obesi, ma anche chi suda molto ne è soggetto, così come chi utilizza abiti stretti e sintetici e stoffe irritanti. L’età colpita va dal neonato all’anziano, senza distinzione di sesso. Nei neonati l’intertrigine si presenta nelle pieghe interglutee e inguinali ed è causata oltre che dal sudore, anche dalle feci alcaline che infiammano la cute e dagli sfregamenti del pannolino. Negli obesi la causa risiede nel ristagno del sudore tra le pieghe dell’addome e molto spesso in questa sede, vi è proliferazione batterica. La terapia mirata, si avvale di creme antinfiammatorie, antisettici, antimicotici e antibatterici. Sicuramente il clima caldo umido, eccessivo e prolungato che attanaglia le popolazioni di tutto il mondo negli ultimi anni, è da considerare per alcuni soggetti a rischio, fra le cause scatenanti l’intertrigine, pertanto, lavarsi più spesso per mantenere una buona igiene del corpo, è una buona prevenzione per evitare questa malattia infettiva della cute così come assicurarsi che la cute pulita, si mantenga asciutta, per limitare il fenomeno della macerazione cutanea.
L’irritazione della pelle da intertrigine, non si limita solo al rossore e spesso al prurito della cute, ma anche al dolore quando si viene a contatto con le zone interessate, rendendo più difficoltosa l’indispensabile utilizzazione di creme antimicotiche o antinfiammatorie. Quindi, è consigliato quanto possibile, di ridurre i fattori di rischio. La diagnosi di intertrigine si basa sulla localizzazione e sull’aspetto dell’eruzione cutanea e a volte sull’analisi e la coltura dei raschiamenti cutanei per ricercare le infezioni.
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Simona Carisi, medico patologo clinico Asp Agrigento