Incontro al Comune per programmare le ulteriori tappe del percorso già avviato sul fronte dei Beni Culturali
Proseguono le relazioni con esponenti della città di Seoul nell’ambito delle attività di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 e del gemellaggio per il 140° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Corea e Italia. Lunedì scorso, nell’Ufficio di Gabinetto del sindaco e presidente della DMO-Distretto Turistico Valle dei Templi, Francesco Miccichè, si è svolto un incontro per programmare le ulteriori tappe del percorso già avviato sul fronte dei Beni Culturali e, più recentemente, nel campo dell’internazionalizzazione e della promozione delle imprese.
Erano presenti Fabrizio La Gaipa, amministratore della DMO, Vincenza Gaziano, presidente dell’Ordine degli Avvocati e vice presidente della Fondazione Agrigento Capitale 2025, Stelio Zaccaria, delegato provinciale Fijet Italia, Ferdinando Gueli, direttore ICE – Agenzia di Seoul, Riccardo Gueli, Ordine degli Avvocati, e il console onorario della Repubblica di Corea del Sud, Antonio Di Fresco. Il programma si svolgerà nel corso del 2024 e si protrarrà per tutto il 2025.
“Diversi gli spunti – comunica in una nota il Distretto Turistico Valle dei Templi – per la promozione di Agrigento e della Sicilia e delle sue eccellenze produttive e innovative in Corea – dove sono particolarmente interessati a conoscere i modelli italiani di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. In particolare, nel corso dell’incontro di ieri, sono stati definiti i dettagli della tappa nella città di Buyeo, facente parte di un’area inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, per un gemellaggio culturale con la Città della Valle dei Templi che si svolgerà in autunno. “Eccezionale il valore dello scambio culturale con la Corea del Sud, sancito, in gennaio, dalla visita di una delegazione coreana, guidata da Youn Jae-Won, presidente della Fondazione Culturale Seokju al Museo archeologico di Agrigento per suggellare l’ammirazione degli architetti coreani per il suo progettista, Franco Minissi, padre della museografia archeologica italiana e, successivamente – sottolinea Fabrizio La Gaipa – il 22 maggio con una mostra fotografica a Seoul allestita a cura della stessa Fondazione. È un gemellaggio che va ben oltre gli aspetti puramente diplomatici poiché si arricchisce di collaborazioni e di prospettive sia sul piano culturale che economico”.