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Ritornano le “Albe” nella Valle dei Templi e al Parco di Selinunte

Tra musica e archeologia preghiere antiche, nenie popolari e jazz d’autore, tutti in un unico concerto

Valle dei Templi Agrigento. Foto di Raimondo Moncada

“Suoni del Mediterraneo e preghiere antiche, nenie popolari e jazz d’autore, tutti in un unico concerto, dove la voce diventa testimone del Tempo”. Ad Agrigento e Selinunte ritornano le “Albe” con un nuovo format profondamente legato al jazz e immerso nel territorio tra archeologia e musica.

E’ un progetto di CoopCulture che all’alba dell’8 agosto, alle 4.30, tra i templi di Agrigento e il 9 agosto, sempre alle 4.30, tra quelli di Selinunte vedrà protagonisti: Marina Bruno, una delle più grandi interpreti di musica popolare, e i musicisti: Enzo Pietropaoli, contrabbasso, Max Ionata, sax, e Flavio Boltro, Tromba.

“Il format – spiega CoopCulture – è semplice e geniale allo stesso tempo: i visitatori entrano nel sito addormentato, ancora immersi nella notte, saranno accolti da una guida che li condurrà alla scoperta del Parco archeologico, con i templi – lungo la Via Sacra alla Valle dei Templi di Agrigento, sullo sfondo della Collina Orientale a Selinunte – che piano piano diventeranno sempre più definiti con il sorgere del sole. Una volta raggiunte le diverse “stazioni”, ci si potrà immergere nei testi poetici e nella musica, intrusioni “autorizzate” alla visita guidata che conducono al concerto finale alla luce rosa dell’alba, ai piedi del Tempio della Concordia ad Agrigento e del Tempio E a Selinunte. Canzoni gallesi e canti sardi, una preghiera alla luna, ritmi, ora lenti ora forsennati, un pizzico di Mozart e una spolverata di Fauré, la tromba jazz che rende omaggio al sole, fino ad arrivare a quel capolavoro che è stato La gatta Cenerentola di Roberto De Simone con cui Marina Bruno ha tanto collaborato”.

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Biglietti già disponibili su www.coopculture.it.

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