Simona Carisi ricorda, a pochi giorni dalla scomparsa, Elena Sardo, sorella dei nostri colleghi Carmelo e Davide Sardo. La storia di una bella amicizia
Eravamo così giovani quando ci siamo conosciute da non poter credere, oggi, che il tempo potesse correre e superare per te il traguardo del non ritorno.
Sei andata via proprio quando una nuova vita nella tua famiglia ha intrapreso da un mese il percorso della felicità: Gaetano, il tuo primo nipote. È strano il destino, ti giri da una parte e gioisci, ti giri dall’altra e piangi. Gaetano non ti conoscerà, però di te saprà ogni cosa, ogni tua caratteristica: dalla dolcezza alla fragilità, dalla saggezza, all’ironia, perché vivrai sempre in tutte le cose che hai insegnato.
Elena, amica sensibile, affettuosa, espansiva e allo stesso tempo riservata, sempre sorridente e con gli occhi da cerbiatta, sempre attenta e pronta ad intuire e a controbattere ove ce ne fosse stato bisogno, attenta all’ordine e alla bellezza, con quegli occhioni grandi che mai dimenticherò, e i tanti capelli ricci.
Ti piaceva cantare, stare con gli amici e vivere una vita serena con Michele, l’uomo che hai amato tantissimo, che hai sposato, il padre dei tuoi figli. Eri sempre presente nelle atmosfere emozionali dei tuoi cari, ti proiettavi con garbo, preoccupazione ed attenzione. Quando in estate ti incontravo al mare, sembrava illuminassi più del sole, bastava guardarti e già mi sentivo fortunata perché il tuo sorriso mi faceva stare bene. Sei nata per dare quell’amore che ora non trova pace fra i tuoi figli, Giuliana e Gabriele, i tuoi fratelli, Carmelo e Davide, tuo marito, Michele, i tuoi amici. Sei stata per me una sorella, un’amica discreta ed amabile, presente tutte le volte che ti ho cercata, anche se non ci sentivamo per mesi.
Questa volta non mi hai parlato della tua sofferenza, ma so che volevi combatterla e vincerla e lo hai dimostrato con tutta la forza che hai tirato fuori fino all’ultimo respiro, ancorata sempre alla speranza che qualcosa potesse cambiare. La vita è una grande maestra, ma anche la morte lo è. Infatti ci hai insegnato cosa voglia dire lottare, non arrendersi ad un destino che non riconosci tuo. Hai sempre lottato per ottenere ciò che volevi e se adesso non ci sei più, sei stata capace di lasciare ciò che hai costruito con tanto amore e che hai sempre voluto: la tua famiglia.
Chi ti ha conosciuto, ti ha amata subito. Bastava che sorridessi e lo facevi sempre. Intelligente ed ingenua allo stesso tempo, organizzatrice meticolosa, ricca di amore da donare anche a chi ne avesse più bisogno. Elena, ti porterò per sempre nel mio cuore, perché nella tua vita ci sono sempre stata, così come tu sei stata nella mia. Fai buon viaggio dolce Elena nel cielo infinito ed azzurro come il colore che utilizzavi per truccarti quando eri ragazza, quando ti ho conosciuta ed erano i primi anni’80. Ti ricordi che avevi comprato l’enciclopedia medica e mi dicevi che consultavi tutto ad ogni sintomo? Io però riuscivo a tranquillizzarti, lo consideravo un successo personale, perché frenavo la tua curiosità… mica era facile.
Ti ho guardato intensamente prima che andassi via per sempre e ho visto di nuovo la tua forza. La malattia avrà vinto su di te, ma mai ha portato via l’immagine che ho visto, solida e bella. Amica mia, Elena, prezioso del mio cuore, i tuoi amici non ti scorderanno mai, perché è quello che avresti fatto anche tu. Ciao Elena… tu splendi sempre e ora lo farai da lassù, basta guardare in alto per scorgere il tuo sorriso, unico come te. Gli amici non lasciano il cuore di chi c’ è stato ed ha amato. Gli amici sono per sempre.