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La frutta di stagione che aiuta il nostro corpo a stare bene

Le proprietà dei cachi e dell’uva

Simona Carisi

La frutta di stagione che aiuta il nostro corpo a stare bene è sicuramente rappresentata da due frutti buonissimi: il cachi e l’uva. Però devi star bene per beneficiare delle proprietà benefiche attribuite a questi due preziosi frutti autunnali.

Il cachi ha una buona azione epatoprotettiva e astringente e quest’ultima la si può avvertire quando il frutto è acerbo ed in bocca lascia la sensazione della “bocca impastata” o legata”. Questa sensazione è causata dalla presenza dei tannini, che di contro cederanno il posto agli zuccheri, diminuendo in quantità non appena il frutto matura. Il cachi ha anche azione anti-emorragica. E’ un farmaco naturale per il buon funzionamento del pancreas, della milza e dell’intestino preservando in questa sede una buona risposta della flora intestinale e il mantenimento della flora microbica stessa, deputata alla protezione dell’organo.

Agisce come anti-ossidante contro i radicali liberi, per cui protegge il sistema cardio-vascolare.. Ricco di sali minerali come il potassio e per questo motivo è dotato di proprietà diuretiche. E’ presente tanta vitamina C. Se poi ti senti particolarmente stressato e stanco, il cachi aiuta psicologicamente ed energicamente.

L’uva, altro frutto che ci aiuta tanto a mantenere un buono stato di salute. Favorisce, infatti, la digestione, la formazione dell’emoglobina, la secrezione della bile. La presenza di polifenoli contribuisce a mantenere elastica la pelle distruggendo i radicali liberi, causa dell’invecchiamento cutaneo, ma anche causa dell’origine di svariate patologie, comprese alcune neoplasie. L’uva depura l’organismo, ottima contro la cellulite e la ritenzione idrica e consente di combattere la stitichezza con la sua azione lassativa.

Però non tutti possiamo eccedere nelle quantità e consumare per il nostro benessere uva e cachi senza limiti, diversamente potrebbe subentrare il “malessere” sia per la nostra dieta, volta anche a garantire una buona siluette, sia per la glicemia. Infatti, l’apporto calorico è considerevole per gli zuccheri presenti in questi due frutti (glucosio e fruttosio) e oltre all’aumento di peso bisogna considerare alcune situazioni cliniche non compatibili con l’eccesso del consumo di uva e cachi; perché patologie come il diabete ne risentono sicuramente. Pertanto, sempre con moderazione, scienza e coscienza, godiamoci questi due buonissimi frutti.

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Simona Carisi, medico patologo clinico Asp Agrigento

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