Addio a Gaetano Speziale, ingegnere e figura chiave della storia energetica siciliana. Da giovane lavorò a Racalmuto e, nel 1987, firmò, da direttore regionale dell’Enel, l’Atto di vendita della struttura al Comune destinata a diventare sede della Fondazione Sciascia
Quel luogo lo ha segnato profondamente e in qualche modo è diventato simbolo del suo impegno e della sua professione. Aveva diretto la centrale elettrica di Racalmuto che, anni dopo, lo ha reso protagonista di uno dei momenti più significativi della sua carriera: la stipula dell’atto di acquisto della vecchia centrale Enel da parte del Comune destinata a diventare sede della Fondazione Leonardo Sciascia.
È un intreccio di coincidenze che sono rimaste sempre nel cuore di Gaetano Speziale, figura di grande rilievo nel panorama energetico siciliano, che si è spento lo scorso 14 novembre a 99 anni.
Era originario di Canicattì ma con radici a Racalmuto, dov’era nato il padre. Aveva ricoperto per numerosi anni il ruolo di direttore generale di Enel Sicilia. Aveva iniziato la sua carriera proprio nell’agrigentino, a Racalmuto, in quella centrale elettrica realizzata tra il 1925 e il 1927 che per diversi decenni illuminò il paese. “Per anni – scrisse Sciascia – gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, ho sentito, nelle passeggiate serali verso la parte alta del paese, la centrale ronfare come un enorme gatto, accovacciato a dominare le case, le strade“.
Un luogo che sarebbe diventato uno dei simboli del suo impegno. Certamente da giovane Gaetano Speziale non poteva immaginare che nel gennaio del 1987, nella sala del consiglio comunale di Racalmuto, sarebbe stato protagonista di uno dei momenti più significativi della sua carriera: la stipula dell’atto di acquisto della vecchia centrale Enel da parte del Comune. Un evento storico, che segnò il passaggio della struttura a una nuova vita come sede di un centro sociale e culturale che, disse Sciascia presente alla cerimonia, poteva essere intitolato al monaco testardo e di tenace concetto Diego La Matina, “così eretico lui ed eretico io”, commentò lo scrittore.
Lillo Sardo, all’epoca sindaco di Racalmuto che sollecitò lo scrittore a donare carte e libri al suo paese natale, ricorda Speziale come un uomo “fermo nel carattere”. Durante le trattative per la vendita della centrale – racconta Sardo – ci furono momenti di forte confronto, ma la mediazione di Aldo Scimè e la determinazione dello stesso Sardo portarono a un accordo storico. Un episodio che testimonia la capacità di Speziale di affrontare con equilibrio situazioni complesse, sempre con l’obiettivo di perseguire il bene collettivo.
I funerali di Gaetano Speziale si sono svolti il 15 novembre a Palermo, ma è sepolto nella sua Canicattì. Tanti hanno voluto rendere omaggio a un uomo che ha lasciato certamente un’impronta nella storia di Enel e della Sicilia. E sicuramente nella storia recente di Racalmuto.