Pianeta Scuola. Quando la prof è poco convincente
Leggo che il Ministero dell’istruzione sta preparando un piano per la realizzazione di attività educative da parte delle scuole nel periodo da giugno a settembre. Tale piano prevede la realizzazione di attività di recupero degli apprendimenti, di accoglienza, di socializzazione. Il Ministero, con illuminato e oculato senso dell’organizzazione, ha predisposto un calendario di massima nel periodo estivo: a giugno i progetti saranno finalizzati al recupero degli apprendimenti, a settembre all’accoglienza e nei mesi di luglio e agosto alla socializzazione e agli aspetti ricreativi. Si precisa, inoltre, (cito testualmente) che “questa attività estiva è per il personale scolastico e gli studenti su base volontaria mentre, per quanto riguarda i progetti, quelle del Ministero dell’istruzione sono solo indicazioni e che ogni scuola potrà fare le scelte in assoluta autonomia”.
Sopraffatta dall’entusiasmo per tali novità, giro il link di questa notizia ai miei studenti, i quali manifestano subito incontenibile gioia, eccitazione ed impazienza.
“Miiiii preessorè, non è giusto!”
“Miei adorati fringuelli, è una occasione unica, irripetibile, io mi offro da subito volontaria per trascorrere con voi i mesi estivi. Siete contenti?”
“No”
“Vi farò ripetere da capo tutto il programma di italiano e latino, reciteremo a memoria tutti i sonetti di Petrarca, andremo a caccia di figure retoriche, celebreremo insieme i riti della conoscenza e della virtù letteraria”
“Arrivederci, preessorè”
“Ma no, non andate via, miei amati passerottini. V’è ancora da organizzare l’aspetto ricreativo”
“Cioè?”
“Chiederemo di installare in palestra una piscina con scivoli e trampolini e organizzeremo gare di tuffi”
“Mmmm”
“Vi offriremo il brunch, il lunch, e l’happy hour con musica dal vivo”
“Ma ci prende in giro?”
“E nelle ore più calde del giorno verrà l’omino dei gelati con la lapuzza per offrirci granita e brioche”
“Preessorè, guardi che tutte queste cose in estate le facciamo già coi gruppi estivi delle parrocchie”
“Volete che aggiungiamo anche il catechismo? Eh? Eh?”
“Addio, preessorè”
Chissà perché i progetti del Ministero dell’istruzione, per quanto saggi, geniali, sensati e giudiziosi, non riescano mai a trovare il favore degli studenti.