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Antonio La Mendola, il racconto di una figura carismatica

Grotte, domani la presentazione del libro di Franco La Mendola “L’Ingegnere delle Miniere”. Narrazione di una pagina di storia bisecolare della Sicilia mineraria, compresa tra la fine del Settecento sino agli anni Settanta del secolo scorso.

Antonio La Mendola

Sarà presentato domani, 3 settembre, alle 18, nell’Atrio del Palazzo Municipale di Grotte, il libro di Franco La Mendola “L’Ingegnere delle Miniere”, edizioni Cerrito.

Nel libro l’autore sintetizza, da una parte, la narrazione di una pagina di storia bisecolare della Sicilia mineraria, compresa tra la fine del Settecento sino agli anni Settanta del secolo scorso, con tutte le sue contraddizioni e avversità. E dall’altra, la storia ma soprattutto la caratterizzazione di un personaggio dall’essenza poliedrica contestualizzato nel quarantennio finale dell’epoca mineraria siciliana, tra gli anni Quaranta e la fine degli anni Ottanta, che contribuì con la sua spiccata personalità, le sue doti umane, il suo carisma, il suo profilo professionale e sociale, a caratterizzare lo scenario economico e socio-culturale di quel momento storico.

Il personaggio protagonista di questa storia è l’Ingegnere Antonio La Mendola, padre dell’autore. “Personaggio nel mondo minerario” e “personaggio nel sociale”, così amavano definirlo negli ambienti del mondo minerario locale e tra la gente comune, proprio per questa sua essenza multiforme, per quel suo carattere particolarmente comunicativo e versatile attraverso cui riusciva a trasmettere quella carica di empatia, tale da conquistare l’affetto delle più svariate tipologie di persone “in maniera trasversale”, senza cioè alcuna distinzione di classe sociale: dai suoi colleghi professionisti, a personaggi del mondo culturale come Sciascia, sino agli zolfatai con cui amava anche condividere in sotterraneo alcuni momenti di convivialità.

“Il libro – spiega l’autore – nasce da una mia duplice riflessione personale. Da una parte, ho sempre pensato che non sia mai stata abbastanza raccontata questa pagina di storia della Sicilia, una pagina bisecolare che ha visto, per quasi duecento anni, la nostra terra al centro del mondo, sia dalla letteratura che dalla filmografia o dalla cinematografia, ma anche dal mondo della scuola, benchè nostri scrittori conterranei ne abbiano parlato, Pirandello ne I vecchi e i giovani e Sciascia ne Le Parrocchie di Regalpetra.  Ma non abbastanza, sia per la durata bisecolare, sia per le contraddizioni e avversità e per gli scenari sociali che si celavano dietro questa pagina di apparente ricchezza, mi riferisco al dramma dello sfruttamento di intere generazioni di minatori e dello schiavismo dei carusi che in condizioni disumane lavoravano nelle viscere della terra, a profondità di 900 metri sotto il suolo, per guadagnarsi un tozzo di pane. In realtà fu una pagina di miseria e povertà, di dolore e frustrazione, di sfruttamento e schiavismo. Ricordiamoci che nell’Ottocento sino ai primi del Novecento il 90% dello zolfo che circolava nel mondo proveniva dalle provincie di Agrigento, Caltanissetta ed Enna”.

Franco La Mendola

“Da oltre da 30 anni a questa parte di attività lavorativa – aggiunge La Mendola –  muovendomi per lavoro negli ambienti del mondo minerario, in qualsiasi ambiente mi trovassi, dagli uffici della burocrazia (distretto minerario, assessorati, servizio geologico regionale, comuni), alla sfera degli esercenti privati di cave, e a qualsiasi latitudine, da sempre ho percepito da parte di tutti una gran voglia di ricordare e di raccontare Totò La Mendola. Non si faceva altro che parlare di questa sua essenza di personaggio, sempre usando gli stessi identici aggettivi: empatico, estroverso, comunicativo, umile (molto umile), versatile, istrionico. Era quasi diventata una persecuzione, queste parole mi risuonavano sempre nella mia mente, quasi come se tutti aspettassero che si parlasse di lui. Finchè un giorno, nel corso di un incontro avvenuto in un convegno di geologia mineraria con Michele Curcuruto, decano della geologia nissena, è scattata la scintilla che mi ha convinto a raccontarlo e a tramandarlo ai più giovani che non hanno avuto modo di conoscerlo. “Un popolo che ignora il passato – scriveva Indro Montanelli – non saprà mai nulla del proprio presente”.

“L’intento dunque è quello – dice Franco La Mendola – di ricordare qualche momento significativo del nostro passato che ha interessato la società borghese e proletaria siciliana di quel tempo, che ha interessato le famiglie dei nostri nonni e bisnonni”.

Sul libro, nella presentazione in programma domani, relazionerà Antonio Carlisi. Letture a cura di Carmela Butera. L’incontro si aprirà con i saluti del sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza e di Alfonso Casalicchio, ingegnere capo distretto minerario Caltanissetta. Concluderà l’autore. L’incontro sarà coordinato da Giancarlo Macaluso, giornalista del Giornale di Sicilia. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Grotte e dall’Italkali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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