Il 10 settembre l’inaugurazione della mostra fotografica che racconta le prime cinque edizioni del Premio Racalmare presiedute da Leonardo Sciascia. Gaspare Agnello: “Una mostra che ci fa vedere il mondo letterario di fine novecento che gravitava attorno al grande scrittore”.
Si è conclusa a Grotte la mostra fotografica “Il Mondo Letterario Sciasciano al Premio Racalmare”, inaugurata lo scorso 12 Luglio nell’Atrio del Palazzo Comunale.
Da alcuni giorni l’esposizione è stata trasferita a Racalmuto nella Stanza dello Scirocco a cura del Presidente di Casa Sciascia Pippo Di Falco e sarà inaugurata nella mattinata di venerdì 10 Settembre alla presenza del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che sarà a Racalmuto per visitare Casa Sciascia ristrutturata con i fondi degli oriundi racalmutesi residenti nella città di Hamilton.
La mostra racconta le prime cinque edizioni del Premio Racalmare, (dal 1962 al 1989), presiedute da Leonardo Sciascia, attraverso gli scatti di Giuseppe Leone, Angelo Pitrone, Ferdinando Scianna e di autori vari.
“Questa mostra – spiega Gaspare Agnello, autore del libro La terrazza della noce, che si collega perfettamente ai personaggi rappresentati nelle fotografie – assume particolare significato nel centenario della nascita di Sciascia perché porta alla luce un’importante attività dello scrittore di Racalmuto poco conosciuta dal mondo letterario sciasciano. Sciascia non amava i premi letterari però ha accettato di presiedere il “Racalmare”, un premio di periferia con giurati del luogo, che si svolgeva tra amici amanti della buona lettura e che ha portato a Grotte autorevoli esponenti del mondo letterario ed artistici. Nelle fotografie della mostra si possono vedere, oltre a Sciascia, Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo, Matteo Collura, Cecilia Kin, Luisa Adorno, Manuel Vázquez Montalbán, Antonio Di Grado, Natale Tedesco, Elvira Sellerio e tantissimi altri.
“Una mostra – aggiunge Agnello – che ci fa vedere il mondo letterario di fine novecento che gravitava attorno al grande Leonardo Sciascia”.
In fase di definizione le prossime tappe della mostra