Le domande degli studenti e le risposte della Prof
“Preessoré”
“Eh”
“Lei si veste per carnevale?”
“Che domanda, o miei teneri frugoletti, posso mica varcare la soglia di casa tutta ignuda? Mi arresterebbero immantinentemente per oltraggio al pudore”
“Ma noooo, preessoré, intendevamo se si mette in costume”
“Da bagno? In questo periodo? Attrunzerei col freddo, o mie adorate ciabattine”
“Allora, preessoré, cercheremo di porre la domanda in modo chiaro e semplice. Lei per carnevale indosserà qualche maschera?”
“Ma passerottini miei! E forse non ve l’ho spiegato? Tutti ogni giorno indossiamo delle maschere, ci diamo una forma che vogliamo coerente e unitaria a seconda della nostra visione soggettiva del mondo, e con quella maschera crediamo di essere uno, mentre tutti gli altri ci vedono ciascuno in centomila altri modi e invece sotto quella maschera non c’è nessuno. Il mondo è una enorme pupazzata. PUPI, SIAMO, CARO SIGNOR FIFÌ…”
“Preessoré”
” LO SPIRITO DIVINO ENTRA IN NOI E SI FA PUPO”
“PREESSORÉ”
“Eh. Che c’è, perché mi interrompete la accorata declamazione?”
“Preessoré, lasciamo perdere, se volevamo un ripasso di Pirandello facevamo una domanda più diretta”
“Bravi, bravi, o miei Vitangeli Moscarda. Ripassate. Ripassate. E per carnevale non uscite ignudi, mi raccomando!”