Dal prossimo anno scolastico sarà accorpato, insieme alla scuola di Comitini, all’Istituto Comprensivo “Sciascia” di Racalmuto. Il commento della collega Valeria Iannuzzo, storica docente del Roncalli
È ufficiale ormai da alcuni giorni, dunque inesorabilmente vero. L’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano, ha firmato il “Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno scolastico 2024/2025”.
Per i più distratti potrebbe essere un documento come tanti, nella realtà, per gli addetti ai lavori, per gli studenti e le loro famiglie dietro le parole “dimensionamento e razionalizzazione” si cela un cambiamento epocale. 75 istituzioni scolastiche in Sicilia hanno perso la propria autonomia, la propria identità, e tra queste anche la nostra scuola, il “Roncalli” di Grotte e Comitini.
Era il lontano 2019, quando dopo mesi di agonia, sotto la reggenza di Santino Lo Presti, la scuola di Grotte veniva graziata, scongiurando accorpamenti e verticalizzazioni, e manteneva la propria autonomia grazie all’accorpamento delle scuole del comune di Comitini. A distanza di cinque anni, i numeri degli iscritti non bastano e allora bisogna dimensionare e razionalizzare, ovvero bisogna tagliare e risparmiare. E si sa sull’istruzione e sulla sanità per quanto doloroso i tagli garantiscono sempre, almeno nell’immediato, un buon risparmio.
E allora, il “Roncalli” di Grotte e Comitini con i suoi 553 iscritti viene di fatto accorpato all’Istituto Comprensivo “Sciascia Racalmuto”, che con 608 iscritti, darà un nuovo nome e una nuova identità alla scuola che gli studenti di Grotte frequenteranno a partire dal prossimo anno scolastico.
Secondo quanto riportato in una nota stampa pubblicata sul Portale Istituzionale della Ragione Sicilia “Nessuno stravolgimento nella vita concreta degli studenti, delle loro famiglie e del personale scolastico”.
Per quanto positivi possano essere i propositi dell’assessore Turano risulta veramente difficile credere che non ci saranno stravolgimenti. Di fatto cambieranno tante cose, a partire dall’ubicazione degli uffici di segreteria: docenti e famiglie dovranno recarsi a Racalmuto per conferire con il personale di Segreteria o con il Dirigente Scolastico. Qualcuno potrebbe dire che nell’era digitale la maggior parte delle richieste vengono fatte online, e questo è anche vero, ma di fatto il pubblico verrà comunque ricevuto a Racalmuto. Anche per i docenti riunioni e collegi con buona probabilità si terranno nella vicina Racalmuto, mentre gli studenti si troveranno a condividere un Piano Triennale dell’Offerta Formativa che cercherà di delineare l’identità culturale e progettuale della nuova scuola.
Per anni i miei colleghi di “Malgrado Tutto”, e non solo, hanno cercato di alimentare nei cittadini dei due comuni l’idea di unire i due territori, mettendo in risalto pro e contro di un’eventuale fusione.
Di fatto Grottesi e Racalmutesi in un modo non sempre lineare hanno comunicato. Gli abitanti della contrada Montagna, cittadini Racalmutesi, da sempre hanno iscritto i propri figli a scuola a Grotte. Gli studenti grottesi hanno frequentato il l’istituto professionale di Racalmuto. I grottesi frequentano con piacere i luoghi di ristoro e di intrattenimento di Racalmuto. Di amori sulla linea ferrata che passa da Racalmuto e Grotte per arrivare ad Agrigento negli anni ne sono nati parecchi. E poi, tutto quello che i grottesi non trovano a Grotte lo cercano e Racalmuto e viceversa.
Dunque, per quanto dolorosa, questa fusione tra le due scuole, a pensarci bene, è quanto di più fisiologico potesse avvenire. Certo è che a scriverlo è una cittadina racalmutese, ma di fatto grottese d’adozione.
Sono consapevole che accorpare una scuola non è mai indolore, assolutamente no. Qualcosa, fidatevi, si perde sempre, soprattutto in termini di identità. Vero è che Grotte già a partire dagli anni ‘90 aveva dedicato uno dei plessi della scuola primaria a Leonardo Sciascia, dimostrando con quell’intitolazione, in tempi non sospetti, rispetto per uno dei cittadini più illustri della vicina Racalmuto, ma adesso saranno tutti i 553 iscritti a frequentare l’Istituto intitolato a Sciascia. Ecco la chiave del dimensionamento non sta nei nomi, ma nei numeri, e nel caso del “Roncalli” il numero sfortunato è 553.
Nella realtà, nella quotidianità, fortunatamente la scuola non è fatta solo di numeri, la scuola è fatta di buoni insegnanti, di studenti e di famiglie. La scuola è fatta di dialogo e rispetto, di idee e prospettive differenti. La scuola è fatta di educazione, valori, sentimenti.
I docenti di Grotte questo lo sanno bene, ecco perché sebbene a partire dal prossimo anno la loro scuola non sarà più il “Roncalli” continueranno comunque ad amare il loro lavoro, a credere nella loro missione a lasciare un segno indelebile nei processi di educazione e crescita dei loro studenti.