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Licata, riprenderà la ricerca archeologica nel sito di Monte Sant’Angelo

Lo scavo prevede la possibilità di coinvolgimento di studenti universitari, italiani e stranieri

Licata. Foto di Angelo Pitrone

Riprenderà nel prossimo mese di maggio la ricerca archeologica nello straordinario sito di Monte Sant’Angelo di Licata, che conserva i resti dell’antica Finziade. La nuova stagione di ricerca sarà possibile grazie ad un protocollo d’intesa tra il Parco ed il CNR-ISPC di Catania, ed alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Lo scavo prevede la possibilità di coinvolgimento di studenti universitari, italiani e stranieri, a cui sarà garantito l’alloggio, per cui è già stata predisposta una call che si può trovare sulle pagine social del Parco.

“Dopo la felice stagione di ricerca dei primi anni 2000, guidata dal compianto prof. Giacchino Francesco La Torre, dell’Università di Messina, che ha portato a risultati fondamentali per lo studio dell’urbanistica e dell’architettura delle città ellenistiche di Sicilia, il Parco – spiega il direttore Roberto Sciarratta ha voluto fortemente che venisse ripresa la ricerca in quella che è stata definita “l’ultima colonia greca di Sicilia” che già dal suo nascere ha avuto uno strettissimo legame con Akragas: Finziade infatti prende il nome dal Finzia, tiranno di Akragas, che la fondò nel 282 a.C., dopo aver distrutto la città di Gela.

Roberto Sciarratta, direttore Parco Archeologico Agrigento

La nuova campagna di indagine, la cui direzione scientifica sarà condivisa da Alessio Toscano Raffa per il CNR e Maria Concetta Parello per il Parco, è stata pensata – aggiunge il direttore del Parco come una vera azione di archeologia pubblica, sapendo di poter contare su una comunità, come quella licatese, che conosce molto bene le modalità della salvaguardia e della valorizzazione “dal basso” dei beni culturali. Oltre agli studenti universitari saranno coinvolti nella campagna di ricerca il GRAL, Gruppo di Ricerca Archeologica Licatese, e gli studenti del Liceo Linares di Licata.  Per agevolare la presenza di studiosi e studenti a Licata il Parco ha già avviato la ristrutturazione di un immobile all’interno del sito da adibire a foresteria che sarà pronto prima dell’avvio dei lavori.

“L’impegno del Parco nella valorizzazione dei siti della provincia parte dalla ricerca – dice il Direttore Roberto Sciarratta – e Licata è un sito sul quale stiamo investendo tanto. Oltre al restauro e all’arredo della foresteria sosterremo le spese di tutte le operazioni preliminari all’avvio del cantiere di scavo. Intanto lavoriamo al Castel Sant’Angelo, dove sono in corso interventi di manutenzione e nuovi progetti di fruizione, ed al Museo della Badia. Il nostro è un impegno costante, in risposta ad una comunità che tanto crede nel valore della sua storia”.

Gli interessati potranno richiedere ulteriori informazioni e la scheda di partecipazione da compilare e inviare entro il 3 marzo 2024 alla seguente e-mail: alessio.toscanoraffa@cnr.it.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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