Fondato a Racalmuto nel 1980

I suoi figli sono stati, sono e saranno tutti i bambini del mondo

Ester Rizzo ricorda Eglenthyne Jebb, fondatrice di “Save the Children”, una delle più importanti Organizzazioni internazionali indipendenti (O.N.G.) per la promozione e la tutela dei diritti di bambini e bambine e adolescenti

Ester Rizzo

“Save the Children” è una delle più importanti Organizzazioni internazionali indipendenti (O.N.G.) per la promozione e la tutela dei diritti di bambini e bambine e adolescenti. È presente in 122 nazioni e oltre ai programmi sanitari ed educativi, svolge azioni di pressione sui Governi affinché si emanino leggi a tutela dei minori e dei loro diritti. Nella nostra nazione è presente come ONLUS dal 1999 e opera quotidianamente per  sottrarre minori vittime di pedopornografia e di sfruttamento sessuale. Fornisce supporto ai minori migranti non accompagnati e tutela dallo sfruttamento lavorativo. Negli ultimi anni si è impegnata nel contrasto della povertà educativa digitale dei bambini più poveri. Non tutti però sanno che la madre di Save the Children è Eglantyne Jebb che la fondò a Londra, insieme alla sorella Dorothy, coniugata Bexton, il 15 aprile del 1919.

Eglenthyne Jebb era un’infermiera volontaria, nata il 25 agosto 1876 ad Ellesmere nel Regno Unito. Dopo essersi laureata all’Università di Oxford in Storia Moderna iniziò ad insegnare nelle scuole elementari e in seguito si trasferì a Cambridge. Durante la Prima Guerra Mondiale diventò Dama della Croce Rossa e quell’esperienza la segnò profondamente venendo direttamente a contatto con le sofferenze che la guerra provocava a bambini e bambine.  Subito dopo il conflitto decise di agire concretamente, colpita dai disagi e dalla povertà che i bambini austriaci e tedeschi, quindi i cosiddetti “ figli dei nemici”, stavano subendo a causa dell’embargo. Inizialmente ebbe delle difficoltà a reperire fondi per la sua causa, anche l’Inghilterra aveva i suoi morti da piangere e i suoi poveri da assistere, ma in seguito, coadiuvata anche da un gruppo di suffragette, riuscì nell’intento.

Fu addirittura arrestata a Londra, rea di aver distribuito dei volantini che ritraevano una bambina austriaca denutrita. Non si arrese di fronte alle difficoltà e fece un appello a tutte le donne britanniche:” Mi rivolgo alle mie connazionali perché mi aiutino a sollevare la questione della salvezza delle vite infantili in Europa, in modo totalmente al di fuori della politica. Che siano le donne di questo Paese a intraprendere un lavoro che gli uomini, nelle loro organizzazioni politiche sembrano incapaci di portare avanti”.

Scrisse a Papa Benedetto XVI per avere anche il supporto della Chiesa cattolica e il papa rispose all’appello con un’enciclica chiedendo a tutte le chiese sparse per il mondo di non ignorare l’appello. Nel 1923 elaborò e scrisse la prima “Carta internazionale dei diritti dei bambini” e soleva ripetere che l’educazione infantile deve” raccogliere l’eredità del mondo”: il rispetto per le donne, per gli anziani, per i popoli lontani geograficamente, la gentilezza anche nei confronti degli animali, sono delle qualità che vanno inculcate sin dai primi anni di vita, se si vuole costruire un futuro di pace.

La Carta, l’anno successivo, venne adottata dalla Società delle Nazioni con il nome di “Dichiarazione di Ginevra”. Sempre su questa Carta si basa la Convenzione ONU sui” Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza” del 1989, ratificata da gran parte delle nazioni del mondo.

Eglentyne Jebb si recò anche in India, incontrando Gandhi, per sensibilizzare e contrastare i matrimoni precoci, ancora oggi una delle piaghe più purulente in tante, troppe parti del mondo. Eglantyne Jebb morì prematuramente a soli 52 anni, il 17 dicembre  del 1928  ma Save The Children continua ancora oggi ad esistere.

Non diventò mai madre per scelta ma i suoi figli sono stati, sono e saranno tutti i bambini del mondo. “Il futuro è nelle mani dei bambini. Che ogni bambino affamato sia nutrito, ogni bambino malato sia curato, ad ogni orfano, bambino di strada o ai margini della società sia data protezione e supporto.”

 

 

 

Condividi articolo:

spot_img

Block title

“Diritto alla salute e politiche di inclusione”

Al Palacongressi di Agrigento la presentazione di un progetto dell'ASP in favore dei più fragili

Grotte, verso la riqualificazione di Via Cavour

Finanziato dalla Regione il progetto. Il sindaco, Alfonso Provvidenza: "Un importante risultato. La Via Cavour rappresenta, infatti, anche la storia del nostro paese.

“Arrivederci Berlinguer!”

Agrigento, al Centro Culturale Pier Paolo Pasolini la proiezione del film di Michele Mellara e Alessandro Rossi

“Ci sono molte Agrigento per me, e quella di oggi mi sembra un personaggio in cerca di autore”

Intervista a Giovanni Taglialavoro, giornalista, scrittore, autore Rai. La Televisione, il successo di Uno Mattina, l'informazione, le aspettative su Agrigento Capitale della Cultura.