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“Agrigento Capitale della Cultura non può dimenticare la figura di Ezio D’Errico”

Il critico letterario Beniamino Biondi auspica azioni concrete per la valorizzazione dello scrittore più importante nato ad Agrigento dopo Luigi Pirandello

Agrigento, via Atenea. Foto di Angelo Pitrone

“Agrigento Capitale Italiana della Cultura non può dimenticare la figura di Ezio D’Errico“. E’ quanto auspica in una nota lo scrittore e critico letterario Beniamino Biondi.

“La sorte – scrive Biondiha voluto far nascere Ezio D’Errico ad Agrigento. Sfortunato in vita, avendo dato al teatro italiano una profondità di respiro e un’acutezza di analisi che non vennero comprese, lo fu ancora di più dopo la sua morte, quando venne dimenticato, sparito dalle scene e dai cataloghi. Il 21 aprile del 1972 fa moriva Ezio d’Errico, scrittore, pittore e drammaturgo, nato ad Agrigento nel 1892. Moriva nel più colpevole isolamento, circondato dai suoi quadri e con accanto solo la moglie”.

“In seguito all’interesse – aggiunge Biondi – che la sua figura ha suscitato ad Agrigento, dopo alcune conferenze pubbliche che ho tenuto nel corso degli anni e dopo che mi è stata affidata dall’editore Pungitopo la direzione della collane editoriale delle sue opere complete – prossimo volume in uscita la raccolta integrale  delle opere di teatro dell’assurdo -, Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 non può dimenticare la figura di questo grande scrittore, e anzi ha l’obbligo di richiamarla alla notorietà che merita”.

Beniamino Biondi

“Dall’atto di nascita di D’Errico – prosegue Beniamino Biondi – lo scrittore risulta nato in via Atenea, anche se realmente nacque in via Porcello, e come primo atto di restituzione della memoria e di e di riconoscimento a un autore che è considerato dalla critica maggiore come il padre del teatro italiano dell’assurdo, in attesa di azioni più concrete sul palcoscenico della città, che gli dovrebbe dedicare una produzione, invito il Sindaco Francesco Miccichè e l’Assessore alla Cultura Costantino Ciulla a voler compiere tutti gli atti necessari affinché una bella targa in memoria dello scrittore sia posta in via Atenea, con una cerimonia degna e di richiamo per i cittadini, e si intraprendano di seguito ulteriori azioni concrete per la valorizzazione dello scrittore più importante nato ad Agrigento dopo Luigi Pirandello, certo – conclude Biondi -che la sensibilità dell’Amministrazione Civica sappia raccogliere il valore che questo nome potrà rappresentare per la cultura di Agrigento tra le iniziative che dovrebbero essere preminenti all’immagine internazionale di Agrigento Capitale 2025″.

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