1980-2020 Malgrado tutto… aspettando i quarant’anni
Il 1984 apre a gennaio con una prima pagina da “edizione straordinaria”, numero interamente dedicato al Premio Castelluccio dedicato alla poesia dialettale regionale.
A marzo un nuovo numero. In prima la declassificazione delle stazioni ferroviarie di Grotte e Racalmuto. Rilevante in questo numero, che ospita articoli di Luigi Ruoppolo, Gigi Restivo, Salvatore Marchese, Mario Gaziano, Luigi Galuzzo, Gaetano Savatteri, il paginone dedicato alla mostra dei Ritratti di Racalmutesi dell’800 allestita presso il teatro comunale curato da Gaetano Restivo, con un intervento di Leonardo Sciascia dal titolo “Ritratti che raccontano un frammento della storia del nostro paese”.
Ad aprile-maggio l’apertura è dedicata ancora al teatro e la notizia dell’architetto Antonio Foscari che accetta l’incarico per il progetto di restauro. In questo numero un articolo da evidenziare, firmato da Carmelo Arrostuto e Calogero Giglia, è “Da centrale elettrica a centrale culturale”, la proposta di recupero della vecchia e fatiscente centrale elettrica, anni dopo divenuta sede della Fondazione Sciascia. Anche in questo numero un paginone notevole è dedicato alla mostra dei Ritratti dell’800 “Quando l’immagine fa storia”, con articoli di Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, Massimo Ganci, Gigi Peritore, Mario Gaziano, ed altri.
A luglio in apertura un’intervista di Egidio Terrana a Leonardo Sciascia: “La democrazia da noi è più forma che sostanza”, le opinioni dello scrittore, sempre più legato a Malgrado tutto, sulla giustizia in Italia. All’interno un’altra importante intervista. Gaetano Savatteri incontra Gesualdo Bufalino: “Immagine della Sicilia di un tempo“, il titolo. Altri articoli sono firmati da Gemma Amico, Salvatore Costanza, Gaetano Restivo, Gigi Restivo.
Nel numero di agosto-settembre l’apertura della prima pagina è dedicata al crollo e alla crisi del mercato dell’uva Italia. In prima anche la crisi della politica locale e l’annuncio del sindaco Marchese di lasciare la poltrona di primo cittadino. Da questo numero iniziano le “terze pagine” di Malgrado tutto che si caratterizzeranno, ora in avanti, non solo per la veste grafica che dà spazio ad una grande immagine al centro pagina, ma soprattutto per i contenuti che richiamano la letteratura e l’arte in generale. È proprio Leonardo Sciascia a chiedere di pubblicare il racconto “Contrada Noce”, primo di una serie di notevoli e rare pubblicazioni accompagnate da una incisione. Il racconto di Sciascia è accompagnato dall’incisione di Giancarlo Cazzaniga. Il paginone, invece, è dedicato all’inchiesta di Gaetano Savatteri sul trauma dell’emigrazione. Titolo: “Professione emigrato”. Altri articoli sono firmati dal medico-naturalista Giovanni Salvo, Totò Castelli, Salvatore Costanza, Gigi Restivo.
L’ultimo numero del 1984 arriva in edicola a novembre. In prima pagina un fondo di Aldo Scimè, anche lui come Sciascia affettuosamente molto vicino al giornale, dedicato al metano in Sicilia. Come mai il metano della vicina Algeria – scrive Scimè – arriva prima a Milano e non a Racalmuto o Caltanissetta?
In terza pagina il racconto “Il giallo, la pioggia” di Matteo Collura, tratto sempre dalla cartella “Gli amici della Noce” diretta da Sciascia e stampata da Franco Sciardelli. Il paginone interno è dedicato al Pietro D’Asaro: “Appuntamento con il monocolo” di Gaetano Restivo e gli articoli di Leonardo Sciascia e Aldo Scimè dedicati alla mostra, organizzata grazie al loro contributo, delle opere del pittore Racalmutese del Seicento.